Siria, capo dell'Isis muore durante un blitz Usa: si è fatto esplodere | Biden: "Disperato atto di codardia"
Ad annunciare l'esito dell'operazione è stato il presidente americano, che ha seguito il raid dalla situation room della Casa Bianca
Il capo dell'Isis, Abu Ibrahim al-Hashimi Al Qurayshi, è morto durante un'operazione militare Usa nel nord della Siria.
Lo ha annunciato Joe Biden, spiegando che tutti i soldati americani che hanno partecipato alla missione sono sani e salvi. Secondo il portavoce del Pentagono John Kirbyo, Al Qurayshi si sarebbe fatto saltare in aria con una bomba, che avrebbe ucciso anche la moglie e due figli.
Biden: "Disperato atto di codardia da parte del leader Isis"
Gli Usa hanno scelto il "rischio" di un raid delle forze speciali invece di un attacco aereo per proteggere i civili ma il leader dell'Isis "ha deciso di far esplodere il terzo piano" dell'abitazione, uccidendo anche i suoi familiari "in un disperato atto di codardia", ha detto Biden parlando alla nazione dalla Casa Bianca.
Biden ai terroristi: "Vi verremo a prendere ovunque"
Il presidente Usa, che insieme al vicepresidente Kamala Harris e ai collaboratori del team di sicurezza nazionale ha guardato in diretta dalla situation room della Casa Bianca l'attacco, ha spiegato che "il raid è un forte messaggio ai terroristi di tutto il mondo, in inseguiremo e vi troveremo".
Siria, capo dell'Isis muore durante un blitz Usa: si è fatto esplodere
Il profilo del leader dell'Isis Al Qurayshi aveva preso le redini dell'Isis il 31 ottobre del 2019, pochi giorni dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi in un raid Usa nella stessa zona di oggi, quella della provincia siriana di Idlib. Il nuovo leader, che era noto anche come Amir Muhammad Said Abdal-Rahman al-Mawla, aveva mantenuto un profilo estremamente basso: non era apparso in pubblico e raramente rilasciava registrazioni audio.
Non è noto quali fossero la sua influenza e il suo coinvolgimento quotidiano nelle operazioni del gruppo ed è difficile stimare che conseguenze avrà la sua morte sul gruppo. La sua uccisione, tuttavia, è un colpo significativo all'Isis proprio mentre il gruppo provava a riaffermarsi in Siria e Iraq.
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