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Bangladesh, nel campo rohingya i bambini giocano con uno scivolo creato con il fango e la pioggia

Nel video dellʼOrganizzazione internazionale per le migrazioni viene immortalato un momento di ilarità tra i giovani rifugiati fuggiti dalle violenze in Myanmar. Ma i monsoni ora fanno temere nuovi pericoli

Un momento di resilienza nel campo profughi Rohingya a Balukhali, in Bangladesh.

Alcuni bambini giocano usando come scivolo la terra bagnata dalle piogge. Il video è stato registrato dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Dall'agenzia umanitaria Onu spiegano però che a dispetto di questi momenti la vita nei campi è dura e ora nuovi pericoli incombono sulla minoranza musulmana oppressa e fuggita dal Myanmar (si stima che 700.000 persone siano state costrette a fuggire dalle loro case). Questa volta è la stagione dei monsoni a fare paura.

Immagini gentilmente concesse dall'Oim

Nonostante infatti l'agenzia insieme ad altre organizzazioni umanitarie e alle autorità del Bangladesh stia correndo ai ripari, si prevede che "120mila persone sono a rischio inondazioni e frane. Già con le prime piogge molte strade vicine ai campi sono state allagate e alcune strade sterrate, uniche vie di accesso per portare aiuti ai rifugiati, rischiano di essere inutilizzabili".

Secondo quanto riportato dall'Oim, "il fatto che le persone in alcune parti dei campi negli ultimi due giorni debbano guadare l'acqua dopo solo poche gocce è un'indicazione del tipo di condizioni di terreno difficili e pericolose. Quando arriverà il monsone vero e proprio, porterà anche il rischio di malattie e infezioni. Mantenere aperto l'accesso delle strade del campo sarà assolutamente cruciale, motivo per cui l'Oim e i nostri partner hanno lavorato con le autorità del Bangladesh negli ultimi mesi per creare strade, sentieri, ponti e canali di scolo e per stabilizzare la terra, oltre a rafforzare i rifugi".

Ma sarà impossibile per via della topografia del territorio arrestare le emergenze, "e tutto è stato preparato affinché nel momento del pericolo le agenzie possano rispondere in maniera veloce ed efficace".