L'ULTIMA PROVOCAZIONE

Bandiera dell'Isis su San Pietro Ostaggio britannico: i raid sono inutili

Sulla copertina della rivista jihadista "Dabiq" campeggia la scritta "Crociata fallita" con il fotomontaggio. Diffuso un altro video (il quarto) dell'ostaggio britannico John Cantlie: "Ogni azione chirurgica è senza speranza"

12 Ott 2014 - 21:57
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La bandiera dell'Isis sventola su piazza San Pietro: è l'ultima provocazione dello Stato islamico tramite la sua rivista online "Dabiq". Sulla copertina, grazie a un fotomontaggio, dell'ultimo numero, si vede sul sito del Site, campeggia la bandiera nera e il titolo "Crociata fallita", evidentemente con riferimento ai raid della coalizione a guida Usa contro i jihadisti.

Bandiera dell'Isis su San Pietro Ostaggio britannico: i raid sono inutili

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Ostaggio Isis: "Raid sono inutili" - Nuovo messaggio inviato dallo Stato islamico attraverso i video del britannico John Cantlie, che il gruppo tiene in ostaggio da quasi due anni. "I jihadisti dell'Isis - afferma Cantlie - hanno una grande esperienza di guerra e chiunque speri di riuscire a sconfiggerli con "una operazione chirurgica, una breve, pulita operazione senza sporcarsi le mani avrà una sorpresa orribile".

All'inizio del video, il quarto della serie dall'ormai noto titolo "Prestatemi attenzione", Cantlie si presenta come il "britannico abbandonato dal mio governo nelle prigioni dello Stato islamico da quasi due anni". Nel filmato, della durata di quasi sette minuti, indossa una tuta arancione simile a quella dei detenuti di Guantanamo e afferma tra l'altro che attacchi di combattenti stranieri nei loro Paesi di origine sono "ipotizzabili".

Il presidente americano Barack "Obama ha detto che migliaia di combattenti stranieri sono andati a combattere per l'Isis e potrebbero tornare a casa e compiere sanguinosi attentati, cosa che è ipotizzabile, ma se davvero ci tiene alla sicurezza nazionale chiuda le frontiere per evitare che entrino", afferma Cantlie, sostenendo che "è relativamente semplice ed economico ed è garantito che sarà più efficace di un altro intervento militare in terra islamica".

Cantlie afferma inoltre che "allo Stato islamico non importa se nessuno lo attacca o se tutti lo attaccano. Non ottiene donazioni da alcun Paese e si procura i finanziamenti attraverso i bottini di guerra", l'America, al contrario, dovrà affrontare spese molto sostenute, e per questo, aggiunge, spera in un'operazione veloce e pulita. Insistendo su Obama, l'ostaggio britannico afferma che il presidente americano aveva detto che avrebbe messo termine alle guerre americane, ma "un mese fa ha schiacciato il bottone dei raid aerei. Ora vedremo quanto tempo ancora durerà la politica del 'no boots on the ground' (ovvero niente soldati americani sul campo), che i combattenti dello Stato islamico non vedono l'ora di affrontare". Scomparso nel novembre del 2012 in Siria, il fotogiornalista britannico John Cantlie è riapparso il 18 settembre nel primo filmato della serie.

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