La Corea del Nord ha chiesto scusa per le vittime civili nel bombardamento di artiglieria contro l'isola sudcoreana di Yeonpyeong. Per il governo di Pyongyang si è trattato di un fatto "molto increscioso, ammesso che sia vero". La Corea del Nord ha anche accusato Seul di aver utilizzato civili come scudi umani, schierando cittadini attorno alle postazioni di artiglieria e nelle basi militari dell'isola.
La "responsabilità - ha sottolineato Pyongyang - è del nemico (la Corea del Sud) per aver compiuto un'azione disumana creando uno 'scudo umano' schierando dei civili attorno alle postazioni di artiglieria e nelle basi militari" dell'isola.
La Corea del Nord ha poi commentato la notizia dell'arrivo della portaerei americana George Washington nel Mar Giallo, annunciando conseguenze "imprevedibili". In un comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale KCNA, si legge che "nessuno può prevedere le conseguenze" dell'impiego della portaerei americana nelle manovre aeronavali congiunte fra Stati Uniti e Corea del Sud nel Mar Giallo.
"Il nostro esercito - ha affermato il Comitato nordcoreano per la riunificazione pacifica della Corea - ha i cannoni pronti e se gli invasori oseranno introdursi sul nostro territorio terrestre, aereo o marittimo, trasformeremo il cuore del nostro nemico in un mare di fuoco". Le manovre, ha aggiunto il Comitato, sono "una nuova intollerabile provocazione contro di noi".