Il sito internet Wikileaks sta per mettere a segno un nuovo colpo. Dopo aver rivelato altri segreti sulla guerra in Afghanistan e in Iraq, intende diffondere le accuse di corruzione contro ministri, premier e capi di Stato stranieri - alleati degli Usa - contenuti nei rapporti riservati che i diplomatici Usa inviano periodicamente a Washington. Alcuni quotidiani sarebbero già in possesso dei dossier. Il Dipartimento di Stato Usa: "Prepariamoci al peggio"
Nei giorni scorsi, i gestori del sito avevano annunciato la diffusione di altri 3 milioni di documenti segreti, dopo i 400mila file top secret sulla guerra in Iraq e i 77mila sul conflitto in Afghanistan divulgati in Rete in ottobre e luglio. Stavolta si tratta di accuse di corruzione contro diversi ministri, premier e capi di Stato stranieri. Almeno tre fonti a conoscenza del contenuto dei cablogrammi del dipartimento di Stato ritengono che il contenuto rischia di causare incidenti diplomatici tra l'amministrazione Obama e i governi di Russia, Afghanistan e molte delle ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. Altri elementi imbarazzanti sarebbero contenuti nei rapporti dei diplomatici Usa da paesi asiatici ed europei.
Il Pentagono: "Pubblicazione dossier da irresponsabili"
Washington è già corsa ai ripari condannando ancor prima dell'uscita la nuova tornata di rivelazioni e avvertendo i governi stranieri. Per il Pentagono "la pubblicazione dei documenti classificati da parte di WikiLeaks è un tentativo irresponsabile di destabilizzare la sicurezza globale. Può mettere in gioco vite umane". Lo si legge in un messaggio inviato dal Dipartimento di Stato a esponenti del Congresso per informare della imminente uscita dei dispacci diplomatici che "comprendono una gamma enorme di delicati problemi di politica estera". "Ci prepariamo allo scenario peggiore".
Assange, confermata richiesta d'arresto
Intanto, la Corte d'appello di Stoccolma ha confermato il mandato d'arresto per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ricercato con l'accusa di stupro e molestie sessuali. Il suo legale, Bjoern Hurtig, ha annunciato ricorso alla Corte Suprema.
"Nyt ha informato la Casa Bianca"
Il New York Times "ha informato" la Casa Bianca sui contenuti dei "file delle ambasciate" e ora "ogni dittatore da due soldi del mondo" è stato informato prima della pubblicazione. Lo scrive Wikileaks tramite Twitter, confermando indirettamente le notizie diffuse dal Pentagono Usa nelle ultime 48 ore, secondo cui gran parte del materiale che sta per essere pubblicato è già al vaglio di "New York Times, Guardian e Der
Spiegel".