La Corte federale di New York ha assolto Ahmed Khalfan Ghailani da quasi tutti i capi d'accusa. In particolare non è stato ritenuto colpevole di essere coinvolto negli attentati contro le ambasciata americane in Kenia e in Tanzania del 1998 dove vennero uccise 224 persone. Ghailani, 36enne di Zanzibar (Tanzania) è il primo detenuto di Guantanamo ad essere stato sottoposto a un processo civile.
Ma rischia dai 20 anni all'ergastolo
L'uomo doveva rispondere di 286 capi d'accusa, in particolare quella di essere tra gli esecutori materiali dell'attacco terroristico rivendicato da Al Qaeda nell'agosto del 1998, con le autobomba alle ambasciate americane in Kenya e in Tanzania. Il giudice della Corte federale di New York lo ha assolto da queste accuse. Ma lo ha ritenuto colpevole solo di un reato relativamente minore, ovvero di aver cospirato per danneggiare e distruggere beni di proprietà degli Stati Uniti. Secondo fonti giudiziarie il detenuto rischia comunque una condanna che potrebbe variare tra i venti anni di carcere e l'ergastolo.