Le autorità israeliane hanno disposto un nuovo congelamento di 90 giorni della costruzione di colonie in Cisgiordania. Lo hanno reso noto fonti autorizzate. Il congelamento non riguarderà, invece, Gerusalemme est. Il piano di blocco delle nuove colonie sarebbe stato presentato dal primo ministro Netanyahu agli Stati Uniti.
A prevedere il congelamento degli insediamenti per 90 giorni è un piano americano che punta a rilanciare i negoziati per la pace in Medio oriente. Lo riferisce una fonte diplomatica aggiungendo che nel piano ci si impegna a non chiedere un ulteriore congelamento dopo questi tre mesi di blocco.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferisce la fonte, ha illustrato il piano al suo gabinetto. A Gerusalemme viene quindi sottolineato che ancora si discute del nuovo congelamento e che una decisione in proposito non e' stata ancora presa.
Il pianoè in cinque punti e prevede varie garanzie di sicurezza Usa per la fase successiva alla firma di un accordo di pace. I colloqui di pace israelo-palestinesi, rilanciata a inizio settembre sotto l'egida degli Stati Uniti, si erano interrotti dopo poche settimane quando Israele si è rifiutata di prorogare una moratoria sugli insediamenti ebraici in Cisgiordania.
La moratoria è una condizione posta dei palestinesi per la ripresa dei negoziati di pace e la sua interruzione è stata criticata da Stati Uniti e comunita' internazionale. Il congelamento degli insediamenti, ha precisato la fonte autorizzata di Gerusalemme, riguarderà tutti i prossimi cantieri e anche quelli aperti il 26 settembre, giorno in cui era scaduta la moratoria di dieci mesi decretata da governo di Netanyahu.