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Il colera arriva a Port-au-Prince

09 Nov 2010 - 23:13

L'epidemia di colera che ha ucciso 643 persone ad Haiti è arrivata a Port-au-Prince e ora si teme una rapida diffusione nella città, che conta 3 milioni di persone. I contagiati ricoverati sono 9.971. L'epidemia, iniziata tre settimane fa, finora aveva colpito gran parte delle campagne nella parte centrale di Haiti, ma ora minaccia le affollate baraccopoli della capitale, che ospitano più di 1,3 milioni di sopravvissuti al terremoto del 12 gennaio.

"La malattia ha raggiunto l'area metropolitana", ha detto Gabriel Thimote, direttore generale del dipartimento salute di Haiti. In due giorni sono morte quasi cento persone, ma le autorità temono che il bilancio sia destinato a crescere. Thimote ha inoltre aggiunto che, se è vero che l'uragano Tomas è stato meno violento del previsto nel suo passaggio su Haiti, comunque le violenti piogge hanno innalzato il livello delle acque e spinto molti fiumi oltre gli argini, aggravando la situazione sanitaria.

L' organizzazione Save The Children lancia l'allarme: ''Migliaia di bambini'' sono a rischio di contagio nella capitale di Haiti Port-au-Prince, dove si sono registrati 73 casi di colera ed è stato accertato il primo decesso. Save The Children, teme soprattutto per i bambini che popolano i numerosi campi di sfollati dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese, colpito anche dal recente passaggio dell'uragano Tomas.

'Dallo scorso gennaio stiamo lavorando ininterrottamente per rispondere ai bisogni delle persone colpite dal terremoto e questo è servito fino ad oggi anche come barriera per il colera che aveva finora risparmiato Port-au-Prince'', ha dichiarato in una nota Gary Shaye, Direttore di Save the Children ad Haiti. ''Ora - ha aggiunto - la presenza del colera nella capitale complica gravemente una situazione gia' molto precaria. Più di un milione di persone nel paese vivono ancora accalcate nei campi e le comunità circostanti sono seriamente impoverite. Alta densità di popolazione abbinata a condizioni igieniche largamente insufficienti sono un terreno fertile per la malattia''.

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