E' di almeno 10 morti il bilancio dell'esplosione di una autobomba nella città santa sciita di Kerbala, in Iraq. L'autobomba "ha preso di mira i pellegrini iraniani", riferisce il capo del consiglio provinciale della città, Mohammed al-Moussawi. I feriti sono almeno 38, dicono fonti di polizia e mediche. Tra gli iraniani arrivati in città come pellegrini, i morti sono almeno sei.
Venti sono invece gli iraniani rimasti feriti nell'esplosione, secondo quanto ha raccontato Ala Hamud, capo dei servizi sanitari della provincia, citato dall'agenzia iraniana Fars. L'esplosione è avvenuta nel nord della città di Kerbala, che si trova a circa 110 chilometri a sud di Baghdad.
La dinamica
L'attentatore si era diretto con il veicolo esplosivo vicino a un pullman che trasportava un gruppo di pellegrini provenienti dall'Iran. Arrivato nei pressi del mezzo, si è fatto esplodere, come hanno riferito fonti di polizia.
Nelle città sante di Kerbala e Najaf c'è un grande flusso di pellegrini: arrivano infatti circa 1500 fedeli sciiti al giorno.
Verso un nuovo governo di unità nazionale
Intanto, dopo otto mesi di stallo, l'Iraq potrebbe avere proprio in queste ore un nuovo governo di unità nazionale: l'annuncio dovrebbe arrivare al termine della, conferenza che vedrà riuniti i rappresentanti dei principali partiti, che avrebbero appena raggiunto un accordo di massima al riguardo.
L'intesa prevederebbe la conferma del premier uscente, lo sciita Nouri al Maliki, mentre la presidenza del Parlamento andrebbe al Blocco Iracheno (Bi) del rivale Ayad Allawi e quella dello Stato rimarrebbe nelle mani del leader curdo Jalal Talabani: tuttavia fonti vicine al Bi hanno sottolineato come non sia ancora stato raggiunto alcun consenso sulle nomine individuali.