I due capi di Al Qaeda in Iraq sono stati uccisi. Lo ha affermato il primo ministro iracheno uscente, Nuri al Maliki. L'operazione dei servizi segreti avrebbe colpito in particolare il leader Abu Ayyub Al-Masr. Non è la prima volta che il capo terrorista, succeduto ad al-Zarqawi, viene dato per morto. A maggio di tre anni fa il governo iracheno annunciò che Masri era stato ucciso da un clan sunnita.
Durante la conferenza stampa, a Baghdad, al-Maliki ha annunciato anche la morte di altri terroristi. Tra questi, Abu Omar al-Baghdadi, l'emiro del cosiddetto "Stato islamico iracheno". Per convalidare l'uccisione, avrebbe anche mostrato ai giornalisti presenti le foto dei volti di due corpi senza vita dei presunti leader.
"L'operazione condotta contro la casa che ospitava i leader di al-Qaeda - ha spiegato il premier iracheno - è stata condotta su segnalazione dei servizi segreti iracheni che hanno individuato il covo con l'aiuto di alcuni elementi dell'esercito americano". Al-Maliki ha poi aggiunto: "La sicurezza oltre ad arrestare esponenti di spicco di al-Qaeda è riuscita a sequestrare materiale cartaceo e video realizzato dal gruppo armato".
Abu Ayub al-Masri e Abu Omar al-Baghdadi, si nascondevano in una casa della zona di Batharthar, nella provincia sunnita di al-Anbar.
La notizia della morte dei due capi di Al Qaeda in Iraq è stata confermata anche da fonti militari americane.