Dopo l'isolamento nelle celle della Direzione nazionale della sicurezza afghana, prima notte tranquilla per i tre operatori italiani di Emergency rilasciati in Afghanistan. Marco Garatti, Matteo dell'Aira e Matteo Pagani ora si trovano nell'ospedale dell'Organizzazione umanitaria di Kabul. Secondo quanto si apprende, i tre avrebbero rifiutato di rientrare in Italia con un volo di Stato e non lasceranno l'Afghanistan in giornata.
I tre italiani hanno passato la notte a casa con amici e questo ha permesso loro di riassaporare il piacere della routine. La prima giornata di normalità, dopo l'incubo dell'isolamento nelle celle della Direzione nazionale della sicurezza (Nsd), è cominciata nell'ospedale di Emergency a Kabul.
Intanto, secondo fonti vicine all'ospedale, il gruppo ha reso visita oggi al Consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Hamid Karzai, Rangin Spanta, ma sull'incontro non è trapeltao nulla. Dopo la conferenza stampa in ambasciata, Emergency ha per il momento eretto una barriera protettiva ai tre che, pur trovandosi nell'ospedale, non rilasciano dichiarazioni.
"Nessun volo di Stato"
I tre operatori di Emergency liberati dalle autorità afgane non vogliono tornare in Italia con un volo di Stato. Sembra che Garatti, Dell'Aira e Pagani avrebbero potuto fare ritorno in Italia con il Falcon dell'Aeronautica che sta conducendo in Afghanistan il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, ma i tre avrebbero rifiutato l'offerta del volo di Stato.