"Gli uomini hanno bisogno della divina misericordia per guarire le loro ferite spirituali, le ferite del peccato". Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata a Floriana (Malta), rivolgendosi a quanti svolgono un "ministero pastorale nella Chiesa". "In ogni ambito della nostra vita necessitiamo dell'aiuto della grazia di Dio - ha aggiunto il Papa -. Con lui possiamo fare tutto: senza di lui non possiamo fare nulla".
"Il fondamento di ogni ministero pastorale nella Chiesa", secondo Benedetto XVI, "è il nostro amore per il Signore, che deve plasmare ogni aspetto della nostra predicazione ed insegnamento, della celebrazione dei sacramenti, e della nostra cura per il Popolo di Dio". Amare Dio - ha aggiunto - "ci spinge ad amare quelli che egli ama e ad accettare volentieri il compito di comunicare il suo amore a coloro che serviamo".
"Durante la passione del Signore - ha poi affermato citando un brano evangelico - Pietro lo ha rinnegato tre volte. Ora, dopo la Resurrezione, Gesù lo invita tre volte a dichiarare il suo amore, offrendo in tal modo salvezza e perdono, e allo stesso tempo affidandogli la sua missione. La pesca miracolosa aveva sottolineato la dipendenza degli apostoli da Dio per il successo dei loro progetti terreni. Il dialogo tra Pietro e Gesù - ha spiegato - ha sottolineato il bisogno della divina misericordia per guarire le loro ferite spirituali, le ferite del peccato".
"Vogliono convincerci a rinunciare alla fede"
"Molte voci cercano di persuaderci di mettere da parte la nostra fede in Dio e nella sua Chiesa e di scegliere da se stessi i valori e le credenze con i quali vivere", ha proseguito il Pontefice nel piazzale dei Granai di Floriana. "Ma se poniamo la nostra fiducia nel Signore e seguiamo i suoi insegnamenti raccoglieremo sempre grandi frutti", ha aggiunto.
"Ci dicono che non abbiamo bisogno di Dio e della Chiesa - ha proseguito Benedetto XVI -. Se siamo tentati di credere a loro, dovremmo ricordare l'episodio del Vangelo di oggi, quando i discepoli, tutti esperti pescatori, hanno faticano tutta la notte, ma non hanno preso neppure un solo pesce". "Lasciati a se stessi, i loro sforzi erano infruttuosi; quando Gesù è rimasto accanto a loro, hanno catturato una grande quantità di pesci", ha precisato.
Benedetto XVI ha poi affermato, rivolgendosi ai maltesi, alle prese con un dibattito sul divorzio e con le "spinte secolariste che non tutto quello che il mondo oggi propone è meritevole di essere accolto". "Molti viaggiatori sono sbarcati qui nel corso della vostra storia - ha aggiunto -. La ricchezza e la varietà della cultura maltese è un segno che il vostro popolo ha tratto grande profitto dallo scambio di doni ed ospitalità con i viaggiatori venuti dal mare". "Ed è significativo che voi abbiate saputo esercitare il discernimento nell' individuare il meglio di cio' che essi avevano da offrire - ha concluso -. Vi esorto a continuare a fare così".