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Terremoto Cina, bilancio si aggrava

15 Apr 2010 - 06:55

E' salito a 760 il bilancio dei morti causati dal terremoto di magnitudo 7.1 che ha scosso la provincia nord occidentale del Qinghai. Lo riporta l'agenzia di stampa Nuova Cina. Un terremoto di magnitudo 4.0  della scala Richter è stato intanto avvertito ad Atux City, nella  regione autonoma nord occidentale dello Xinjiang. La terra ha tremato alle 8.55 ora locale. Al momento non si registrano vittime né danni.

I soccorritori stanno ancora scavando sotto le macerie in cerca di qualche sopravvissuto migliaia di senzatetto nella provincia cinese dello Qinghai. Medicine, beni di prima necessità e tende continuano ad arrivare nel luogo del disastro, mentre si cerca di costruire degli ospedali di fortuna.

In migliaia hanno trascorso la notte senza riparo e a temperature gelide. Il terremoto ha distrutto infatti quasi tutte le case di Jiegu, la capitale della provincia.

Le cifre delle vittime sono destinate a salire. La maggior parte dei centri abitati, dove il 90% delle costruzioni risulta rasa al suolo, non è stata ancora raggiunta dai soccorritori. Il terremoto ha colpito una regione montuosa e isolata, a 1600 chilometri dal capoluogo Xining, incuneata tra Tibet e Sichuan, ad una quota media di oltre 4 mila metri.

Le scosse hanno interrotto strade, ponti e linee elettriche e solo in serata la pista di atterraggio di Jiegu ha riaperto ai voli militari. Feriti e sopravvissuti hanno scavato tra le macerie a mani nude per cercare di salvare le persone sommerse dai detriti.

Le operazioni di soccorso sono ostacolate dal clima. Nel Qinghai la neve ha appena lasciato i fondovalle, la temperatura supera di poco lo zero solo durante il giorno e raffiche di vento gelido rendono insuperabile la notte all'addiaccio.

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