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Thailandia, irruzione in Parlamento

07 Apr 2010 - 08:48

Le "camicie rosse" hanno fatto irruzione nel cortile del parlamento thailandese. Centinaia di persone sono entrate nel cortile della Camera bassa superando un cordone di polizia. I manifestanti dal 14 marzo scorso sono in piazza per chiedere le dimissioni del premier Abhisit Vejjajiva e ottenere il ritorno dell'ex primo ministro Thaksin Shinawatra. I deputati sono stati fatti evacuare dalla sede in elicottero. Istituito lo stato d'emergenza.

La seduta era stata aggiornata già da un'ora e mezza, in conseguenza dell'assedio di circa 5.000 manifestanti che da ore circondavano la sede dell'assemblea legislativa. I manifestanti sono riusciti a superare il cordone di sicurezza seguendo uno dei loro leader, Arisman Pongruangrong, che ha chiesto di poter parlare con il vicepremier Suthep Thuagsuban. Nessuna "Camia rossa" è comunque entrata nel Parlamento. Numerosi manifestanti sono infatti tornati indietro, seguendo le indicazioni di un altro leader della protesta, Jatuporn Promphan, che ha ordinato loro di non entrare nel palazzo. Nella zona del Parlamento, la tensione è sempre più alta.

Un gruppo di "Camicie rosse" thailandesi ha mostrato di essere in possesso di gas lacrimogeni e armi, tra cui un fucile e una pistola, che avrebbero strappato alla polizia durante gli scontri avvenuti all'esterno dei cancelli della sede legislativa. E' la quarta volta che nel Paese viene decretato lo stato di emergenza dal 2008: la misura viete ogni raduno di piu' di cinque persone e permette l'arresto senza mandato giudiziario.

"Riporteremo l'ordine"
"Il governo vuole regolare alcuni punti essenziali, tra cui quello di disperdere i manifestanti", ha detto il ministro, aggiungendo che le forze dell'ordine intendono "arrestare i responsabili e perquisire le loro case" e chiudere il "canale televisivo delle camicie rosse". L'ultima stima della polizia ha indicato che nella capitale ci sono ancora almeno 55 mila manifestanti antigovernativi.

Farnesina tranquillizza
Alla luce della proclamazione dello stato di emergenza in Thailandia, l'ambasciata italiana a Bangkok rinnova l'invito a prestare la massima cautela, evitando le principali zone di assembramento delle ''camicie rosse'' - come la parte storica della capitale e la Ratchaprasong Intersection nella zona dello shopping - per la possibilità di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Nessun pericolo viene comunque segnalato finora per i nostri connazionali.

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