Autorità impongono stato d'emergenza
Sono ore d'angoscia quelle vissute dalle famiglie dei tre rapiti della Croce Rossa (tra cui un italiano), da mesi nelle mani dei ribelli di Abu Sayyaf. L'ultimatum, in un primo tempo previsto per le 14 ora locale, è stato spostato di tre ore. Il gruppo estremista ha minacciato di decapitare uno degli ostaggi se l'esercito di Manila non abbandonerà le aree attorno alla giungla. Le autorità locali hanno imposto lo stato d'emergenza.
Lo spostamento dell'ultimatum è stato ottenuto dopo che il vice governatore di Solu, Nur Anna Sahidulla, ha incontrato il "Doctor Abu", un altro leader del gruppo islamico che dal 15 gennaio tiene in ostaggio i tre volontari.
La richiesta dei ribelli non sembra possa essere esaudita dal governo filippino. Il ministro dell'Interno, Ronaldo Puno, ha spiegato che è "impossibile soddisfare la richiesta di completare il ritiro entro 24 ore. Sarebbe difficile anche in 48 ore. Ci troviamo nella situazione in cui anche se volessimo, non potremmo farlo" mentre per il governatore della provincia di Sulu, Abdusakur Tan, la situazione "si sta mettendo male".
I tre operatori della Croce Rossa, il toscano Vagni (62 anni, di Montevarchi), la filippina Jean Mary Lacaba (37 anni) e lo svizzero Andreas Notter (39), sono stati rapiti il 15 gennaio nell'isola di Jolo, all'uscita da un edificio carcerario dove si erano recati per un sopraluogo nell'ambito di un progetto di ristrutturazione della rete idrica.
Governatore: "Sono tutti vivi"
I tre rapiti sono ancora vivi. Lo ha affermato il governatore della provincia di Jolo, Abdusakur Tan: "In base alle nostre informazioni sul terreno, non è stato fatto del male".
"Lasciateli liberi tutti affinché possano tornare alle loro famiglie e riabbraciarle nuovamente". E' il drammatico appello lanciato lunedì da Montevarchi (Arezzo) dalla moglie di Eugenio Vagni, Kwan, di origine filippina. Rivolgendosi ai rapitori e parlando davanti alle telecamere, la donna ha espresso il suo dolore e chiesto di poter rivedere presto il marito sano e salvo insieme ai suoi compagni Mary Jean Lacaba e Andreas Notter.