R.Ceca,presidenza turno non è a rischio
E' crisi nella Repubblica ceca. Il Parlamento ha approvato una mozione di sfiducia contro il governo di minoranza di Mirek Topolanek che tuttavia resterà in carica fino a quando il presidente Vaclav Klaus non nominerà un nuovo esecutivo o fino a elezioni anticipate. Il voto di sfiducia non avrà alcun impatto immediato sulla capacità di Praga di portare avanti la presidenza di turno dell'Unione europea. Lo ha garantito lo stesso Topolanek.
"Al momento la situazione non ha conseguenze sul ruolo del presidente del Consiglio europeo", si legge in una nota diffusa dalla presidenza ceca (in carica fino alla fine di giugno).
La nota contraddice un precedente comunicato in cui Topolanek si diceva certo che il voto parlamentare avrebbe indebolito la capacità della Repubblica ceca di guidare i negoziati in discussione all'interno del blocco dei Ventisette.
Il governo ceco è caduto martedì sera dopo la mozione di sfiducia promossa dai Socialdemocratici (Cssd) e votata da 101 deputati su 200, secondo il conteggio ufficioso riportato dai media cechi. Il primo ministro ceco ha dichiarato nei giorni scorsi di voler comunque restare sino alla conclusione del semestre di presidenza dell'Unione europea, sino alla fine di luglio.
Topolanek ha risposto a caldo alle domande dei cronisti con un ringraziamentoa ai deputati che lo hanno sostenuto. "Ringrazio tutti coloro che hanno votato per il governo. Prendo atto comunque di questa votazione e mi comporterò secondo la Costituzione. Grazie!".