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Ucciso numero due Olp in Libano

Allarme nei campi profughi palestinesi

23 Mar 2009 - 14:26

Il numero due in Libano dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, Kamal Medhat, è rimasto ucciso assieme a quattro guardie del corpo nell'esplosione di un'autobomba nei pressi del campo profughi palestinesi di Miyeh Miyeh, vicino alla città costiera di Sidone. Subito dopo la diffusione della notizia le fazioni palestinesi dei campidi Ain el-Hilweh e Miyeh Miyeh hanno attivato il proprio sistema di allerta.

Il numero due dell'Olp in Libano è stato ucciso mentre era di ritorno da un funerale organizzato nel campo profughi. Secondo l'emittente satellitare Al Arabiya, la sua morte potrebbe rientrare in una serie di scontri interni scoppiati tra miliziani di Al Fatah nei giorni scorsi all'interno dello stesso campo, dove due miliziani del partito di Abu Mazen sono stati uccisi.

Altre fonti ritengono invece che la causa dell'attentato potrebbe essere nelle minacce ricevute da alcuni estremisti islamici presenti nel campo di Ain Al-Halwa, che dista solo pochi metri dal luogo dove è stato ucciso.

Nell'attentato sono morti anche quattro uomini che lo accompagnavano, tra cui Akram Daher, responsabile dello sport per l'Olp. La bomba è esplosa quando il generale Madhat si trovava a bordo della sua auto tra l'ultimo posto di blocco libanese e il primo gestito dai palestinesi, che consente l'ingresso al campo profughi.

Il rappresentante dell'Olp in Libano era già sfuggito a un precedente attentato compiuto nel paese. Madhat aveva indicato un esponente salafita del campo profughi di Ain al-Halwa, noto per dare ospitalità a uomini vicini ad al-Qaeda, come possibile responsabile.

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