"Sono i più odiati, cambino politica"
Dopo l'apertura del presidente americano Obama all'Iran e la prima tiepida risposta positiva di Teheran, arriva una doccia gelata a raffreddare gli entusiasmi della Casa Bianca. "La politica degli Usa non è cambiata, pensino a farlo, allora cambieremo la nostra", ha detto il leader supremo Khamenei, aggiungendo che gli Stati Uniti devono smetterla "di immischiarsi negli affari degli altri Paesi. Solo così non saranno i più odiati al mondo".
In un discorso nella città di Mashhad, nord est dell'Iran, trasmesso dalla televisione la guida suprema Khamenei ha detto che ''gli americani usano lo slogan del cambiamento, ma in pratica nessun cambiamento è avvenuto. Noi non abbiamo visto nessun cambiamento''.
Respingendo cosi' l'offerta di Obama di una 'nuova era' di rapporti Usa-Iran, la suprema guida spirituale, ha affermato: "il nuovo presidente Usa ci ha inviato un messaggio augurale per il nuovo anno persiano, ma allo stesso tempo ci accusa di sostenere il terrorismo e di volere armi nucleari".
"Ci tende la mano con un guanto di velluto - ha continuato Khamenei - ma sotto comunque potrebbe esserci un pugno di ferro". "Non accettiamo alcuna offerta di negoziato che si accompagni alla forza - ha proseguito - vedremo se davvero cambierete, allora anche noi cambieremo. Ma devono cambiare gli intenti, non solo le tattiche", ha sostenuto.