Ravalomanana cede poteri a golpisti
Aveva giurato: "Continuerò a combattere e morirò insieme alle mie guardie se sarà necessario". Ma dopo poche ore il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha capitolato dopo l'assedio dell'esercito, si è dimesso e ha ceduto i poteri ai militari golpisti fedeli al leader dell'opposizione, Andry Rajoelina, il quale è entrato trionfante nel palazzo presidenziale. La notizia è stata confermata con un sms da un collaboratore di Ravalomanana.
Un centinaio di uomini, con l'appoggio di carri armati, ha occupato gli uffici del presidente nella capitale Antananarivo. Ravalomanana è rimasto asserragliato per almeno due giorni nel palazzo presidenziale. Il capo dello stato ha firmato una ordinanza con la quale trasferisce i suoi poteri a un direttorio militare.
Rimarrà in Madagascar
Il portavoce di Pavalomanana, Andry Ralijaona, aveva dichiarato che "il presidente intende rimanere in Madagascar. Questo ha detto alle guardie presidenziali che gli hanno chiesto se possa andare da un'altra parte. E lui ha risposto morirò con voi se sarà necessario. Questa è la sua posizione".
Protestano Unione Africana e Unione europea.
Vibranti proteste sono giunte dall'Unione africana e dall'Unione europea per l'assedio al palazzo presidenziale che viene definito un "golpe". Le critiche sono rivolte all'azione irruenta del candidato dell'opposizione Ralijaona che non avrebbe cercato un accordo con il presidente ma si sarebbe rivolto subito alle gerarchie militari chiedendo un colpo di stato. Nella capitale malgascia intanto continuano le manifestazioni a sostegno dell'opposizione con migliaia di cittadini per le strade.