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Ogm, "no a sospensione moratoria"

Ue conferma il divieto di coltivazione

02 Mar 2009 - 13:22

Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Ue ha respinto a maggioranza qualificata, con il voto contrario dell'Italia, la richiesta della Commissione Europea di sopprimere la moratoria sulla coltivazione del mais Ogm "Mon 810" della Monsanto in Austria e in Ungheria. Lo hanno annunciato fonti del consiglio dei Ministri. Resta dunque il divieto di coltivazioni Ogm.

Sconfitta dunque la Commissione europea al Consiglio Ambiente: la maggioranza qualificata degli Stati membri ha votato contro la proposta dell'Esecutivo comunitario di imporre la fine dei divieti nazionali di coltivazione del mais Ogm Monsanto Mon810 in Austria e in Ungheria e del mais Bayer T 25 in Austria. Solo quattro Paesi (Regno Unito, Svezia, Finlandia e Olanda) hanno votato a favore del diktat della Commissione sul Mon810, l'unico Ogm coltivato in Europa (soprattutto in Spagna), mentre un quinto (l'Estonia) si è astenuto.

Sul T25 (che non è più commercializzato in Europa), i Paesi a favore della Commissione sono stati solo tre (Regno Unito, Finlandia e Olanda, la Svezia ha votato contro). Fino all'ultimo, erano state incerte le posizioni della Spagna e del Belgio: almeno uno dei due Paesi doveva votare contro la Commissione per non far mancare la maggioranza qualificata. Alla fine entrambi si sono espressi contro Bruxelles.

Anche l'Italia ha votato contro la Commissione in entrambi i casi. Il 16 e il 25 febbraio scorsi a Bruxelles, negli ultimi due voti riguardanti la coltivazione di Ogm nei comitati Ue di regolamentazione, l'Italia si era astenuta, dopo essersi per anni opposta a questo tipo di richieste.

In vista del Consiglio Ue di oggi, tuttavia, ha prevalso la linea tradizionalmente contraria alle coltivazioni transgeniche, e soprattutto contraria alla loro imposizione d'autorità ai Paesi che non le vogliono. Secondo fonti diplomatiche a Bruxelles, vi sarebbe stato un intervento in questo senso da parte del presidente francese Nicolas Sarkozy sul premier italiano, Silvio Berlusconi, durante il vertice bilaterale di Roma della settimana scorsa.

La Commissione, infatti, intendeva chiedere a giugno la fine dei divieti di coltivazione nazionali esistenti anche in Francia e in Grecia, e un eventuale voto odierno contro le misure simili di Austria e Ungheria avrebbe rappresentato un pericoloso recedente contro

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