Cinese su statue di Yves Saint Laurent
Le due statue di bronzo trafugate 150 anni fa dal Palazzo d'Estate di Pechino e che la Cina reclama sono state vendute ad un cittadino cinese, che però afferma di non avere i soldi per pagarle. "Io credo che qualsiasi cinese si sarebbe alzato in quel preciso momento.. Farò di tutto per far fronte alle mie responsabilità" ha dichiarato Cai Mingchao in un comunicato. Le statue erano alcuni pezzi dell'asta milionaria dei beni di Yves Saint Laurent.
Il comunicato è stato diffuso dal Fondo del patrimonio nazionale di Cina, un organismo non governativo che tenta dal 2002 di recuperare oggetti artistici saccheggiati. Cai, che dirige una casa d'aste con sede a Xiamen, è uno dei consiglieri del fondo, secondo il comunicato. Le statue bronzee, che rappresentano le teste di un topo e di un coniglio, sono appartenute in passato allo stilista francese Yves Saint Laurent.
Nell'asta organizzata da Christie's la settimana scorsa a Parigi sono state vendute per 31 milioni di euro. Le due teste di bronzo facevano parte del bottino delle truppe d'invasione anglo-francesi che nel 1860 distrussero il Palazzo d'Estate, una delle residenze imperiali di Pechino. Il Governo cinese ne ha chiesto la restituzione, affermando che si tratta di oggetti ''rubati al popolo cinese'', senza pero' trovare una via legale praticabile. Dopo la vendita, Pechino ha annunciato ''severi controlli'' su tutti i manufatti che verranno esportati dalla Cina dai rappresentanti di Christie's.