Chieste elezioni antcipate dopo fuga
Il criminale greco Vassilis Palaiokostas ha beffato ancora una volta le guardie della prigione di massima sicurezza di Atene con un'evasione rocambolesca. L'uomo, assieme ad un complice, ha preso letteralmente il volo grazie ad un elicottero che ha calato una fune nel cortile del carcere. L'evasione ha suscitato una forte reazione in Grecia e l'opposizione ha chiesto elezioni anticipate.
Il governo ha reagito lanciando una gigantesca caccia all'uomo e ottenendo le dimissioni del direttore del carcere di Korydallos, fuori Atene, e di due alti funzionari all'amministrazione penitenziaria. La stampa accusa stamani l'esecutivo di Costas Karamanlis di incapacità, definendo "una barzelletta" e "una vergogna" la seconda fuga, in elicottero di Paleokostas, il criminale greco numero 1, ripetendo esattamente il copione della prima, nel 2006.
Il partito di opposizione Pasok ha chiesto al governo di andare a casa. Migliaia di agenti, coadiuvati anche da elicotteri, stanno cercando Paleokostas, 43 anni, e il complice albanese Alket Rizai, entrambi in isolamento e fuggiti salendo con una fune su un elicottero, il cui pilota è stato costretto a prestarsi all'operazione, mentre erano sul terrazzo durante l'ora d'aria. Il governo ha disposto controlli finanziari a tappeto tra i dipendenti del carcere per appurare se qualcuno, come molti sospettano, abbia aiutato il fuggitivo dall'interno.
I precedenti nel mondo
I due, incoronati "re dell'evasione" in Grecia, non sono però certo soli negli annali delle fughe, e anzi si contendono lo scettro con altri celebri criminali, soprattutto in Francia - dove i casi di questo tipo sono oramai quasi una ventina - e Belgio. Il 2007 è stato uno degli anni "record", con quattro evasioni a bordo di elicotteri: in luglio il caso più clamoroso, il francese Pascal Payet, 44 anni, origini marsigliesi e figura del grande banditismo, evade dalla prigione di Grasse, nel sud della Francia. La banda di Payet è quella che ha conquistato negli anni una sorta di "copyright": la stessa tecnica dell'elicottero era stata usata nel 2001 per liberare sempre Payet dal carcere di Luynes, e ancora nel 2003, per far fuggire tre suoi complici dalla stessa prigione.
Resta negli annali anche la fuga di André Bellaiché da Rebibbia, nel novembre 1986: due complici armati rubarono una eliambulanza dall'ospedale S.Camillo, costringendo il pilota a guidarli sul carcere. Caricato l'evaso, l'elicottero fu fatto atterrare nel campo di calcio di un paese vicino a Roma, proprio mentre si stava giocando una partita.