Anche se l'uomo non aveva dato consenso
Una donna britannica di 42 anni ha ottenuto il via libera per avere un bebé con il seme del marito deceduto. Il disco verde ottenuto dalla Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) rappresenta una novità perché l'uomo, morto in seguito a un intervento chirurgico, non aveva dato il suo espresso consenso. Per rispettare la legge del Regno Unito, la donna sarà costretta a volare negli Usa per la fecondazione assistita.
In Gran Bretagna infatti non è possibile usare i gameti del partner deceduto, o del donatore, senza consenso scritto.
Il giudice ha riconosciuto alla donna il diritto al prelievo a poche ore dall'intervento fatale e all'uso dello sperma del marito dopo aver appreso che una settimana prima dell'operazione chirurgica la coppia aveva fatto visita a un centro di fecondazione assistita.
Decisivo è stato il parere positivo dell'Hfea che ha rilevato, nella fattispecie, un'eccezione alla legge che impedisce l'uso di sperma di partner deceduti. La futura mamma, che vive a sud di Londra, ha detto di "voler tanto dare un fratellino o una sorellina alla figlia a cui è venuto a mancare il padre". Il caso è tanto particolare che l'authority britannica ha suggerito una revisione delle leggi in materia, con l'obiettivo di inserire l'obbligo per le cliniche di chiedere ai donatori maschili se, in caso di decesso, vorranno distruggere il loro seme o consentirne l'uso.
Intanto la battaglia dell'aspirante mamma è stata sposata da un parlamentare liberale, Vince Cable, che ha presentato un emendamento alla legge sulla procreazione assistita, proprio per permettere alle donne di poter avere un figlio dal compagno deceduto. "Come avviene in Israele per quante hanno il partner deceduto in battaglia", ha detto.