Risposta ai missili contro i coloni
Come promesso dal premier Olmert, tornano i raid aerei israeliani su Gaza, in risposta agli attacchi con razzi e colpi di mortaio sferrati oggi da miliziani palestinesi contro il deserto del Neghev, nel sud del territorio dello stato ebraico. Fonti di Hamas hanno reso noto che, oltre a una struttura dei suoi servizi di sicurezza nella località di Mughraqa, sono stati colpiti anche due tunnel al confine con l'Egitto, nel sud della Striscia.
Nei raid non vi sono stati né morti né feriti mentre i razzi e i colpi di mortaio sparati contro il Neghev hanno provocato il ferimento di due militari e di un civile. Si tratta dei primi feriti da quando, il 18 gennaio, è entrata in vigore una tregua seguita ai 22 giorni dell'operazione Piombo Fuso scatenata da Israele contro Hamas, in cui 1.300 palestinesi sono rimasti uccisi. Fonti militari israeliane in serata hanno confermato che l'aeronautica militare ha condotto ''diversi raid sulla Striscia di Gaza'' senza aggiungere altri dettagli.
Resta incerta la matrice degli attacchi palestinesi che hanno scatenato la reazione israeliana. Lo stesso capo dell'intelligence militare, generale Amos Yadlin, ha detto che i razzi e i colpi di mortaio potrebbero non essere imputabili a Hamas. A conferma di cio', una fazione delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa avrebbe rivendicato il lancio di alcuni razzi