Chiede risarcimento per torture subite
L'ex Imam di Milano Abu Omar El Masri ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per chiedergli un risarcimento per la detenzione e le torture che ha dichiarato di aver subito in Egitto dopo essere stato rapito in Italia nel 2003 da agenti della Cia. Se otterrà un risarcimento adeguato, Abu Omar, ha detto il legale, è pronto a rinunciare alla parte penale del processo che ha intentato contro 26 persone della Cia.
"Le scrivo questa lettera dopo il suo arrivo al potere negli Usa - scrive Abu Omar nella missiva, della quale ha fatto pervenire copia all'Ansa - dato che il suo messaggio di insediamento contiene un passaggio indirizzato al mondo islamico e per la sua decisione di chiudere la prigione di Guantanamo e di sospendere i processi contro i prigionieri". "Io sono tra le persone che sono state le vittime della guerra americana infernale condotta da George W. Bush contro l'Islam e i musulmani in seguito agli attacchi dolorosi dell'11 settembre 2001" e ricorda come è stato torturato dopo il sequestro a Milano, dichiarando di essere stato "sul punto di morire", e le torture crudeli che ha subito nelle carceri egiziane.
"Reclamo il mio diritto ad un risarcimento adeguato per la prigione e la tortura - scrive Abu Omar - ed anche perché mi è stato tolto il mio reddito dopo il rapimento del 2003, viste le restrizioni dovute a misure di sicurezza ed il deterioramento del mio stato di salute, che rendono difficile trovare un lavoro che mi consenta di mantenere la mia famiglia composta da otto persone". "Se il presidente americano reagir positivamente a questa lettera - ha commentato con l'Ansa l'avvocato difensore di Abu Omar, Muntasser al Zayat - alimenterà speranze sulla posizione della nuova amministrazione Usa verso il mondo islamico, se non lo farà questa sarà una brutta indicazione".