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Israele approva scambio prigionieri

Sì ad accordo con Hezbollah

29 Giu 2008 - 15:13

Il governo israeliano ha accettato lo scambio di prigionieri con gli Hezbollah. A favore dell'accordo, mediato dalla Germania, si sono espressi 22 dei 25 ministri israeliani, ha riferito la radio militare. Il premier Olmert ha subito convocato nel suo ufficio i congiunti di Ehud Goldwasser e di Eldad Regev, i soldati catturati due anni fa dagli Hezbollah libanesi. In precedenza il premier aveva detto che i due sono morti durante la prigionia.

Anche detenuti palestinesi saranno liberati. Lo ha riferito sempre la radio militare israeliana. Secondo l'emittente, una volta che i due soldati israeliani catturati dagli Hezbollah (che sono ritenuti morti) saranno rientrati in patria, Israele libererà a sua discrezione un certo numero di detenuti palestinesi. La emittente ha precisato che si tratta probabilmente di una decina di reclusi, che hanno comunque scontato gran parte della pena.

Seduta tempestosa: Mossad contro Olmert
Il via libera allo scambio è giunto al termine di una drammatica seduta tra i banchi del governo. Il primo ministro ha respinto la posizione dei servizi segreti che si opponevano all'intesa con gli Hezbollah libanesi. Secondo la radio militare, il capo del Mossad (il servizio di spionaggio) Meir Dagan e il capo dello Shin Bet (il servizio di sicurezza interna) Yuval Diskin hanno fatto appello ai ministri affinché votassero contro l'accordo, raggiunto con la mediazione della Germania. Nella presunzione che i due militari siano deceduti, Diskin e Dagan ritenevano errato "lo scambio di due cadaveri con un terrorista vivo", il druso libanese Samir Kuntar. Hanno avvertito che cio' potrebbe costituire un precedente negativo per il futuro. Dopo di loro ha tuttavia preso la parola Olmert che ha comunicato di aver deciso per lo scambio, sia pure a malincuore.

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