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"Essere armati ora è un diritto"

Sentenza storica negli Stati Uniti

26 Giu 2008 - 16:25

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rafforzato il diritto individuale degli americani ad essere armati. Con una sentenza storica su come interpretare, una volta per tutte, un diritto costituzionale sancito in modo incerto nel 1791, i giudici hanno bocciato un divieto a detenere le armi che era in vigore nella città di Washington. La decisione ha spaccato i nove giudici della Corte Suprema, che si sono pronunciati per 5-4.

Decisivo il voto del giudice Anthony Kennedy, un moderato, si è unito ai membri conservatori della Corte per costituire una maggioranza. Nel dettaglio, la decisione boccia un divieto in vigore da 32 anni nel Distretto di Columbia, legalizzando di fatto il diritto individuale degli americani a tenere in casa una pistola per difesa personale.

Il caso si era trasformato in un test nazionale sul diritto al porto d'armi, perché per la prima volta ha spinto la Corte Suprema a far chiarezza sull'interpretazione del Secondo Emendamento alla Costituzione, finora considerato in modo controverso. Dopo questa sentenza, dunque, negli Usa il diritto a possedere un'arma viene considerato alla stessa stergua del diritto di voto o di libertà di espressione.

In vista delle presidenziali americane, sulla questione ora è attesa una chiara presa di posizione dei candidati alla Casa Bianca. La parola passa a Barack Obama e John McCain.

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