La first lady si confessa a Liberation
"Sono un'ignorante di sinistra, perché i miei riflessi epidermici sono di sinistra''. Così Carla Bruni si descrive in una lunga e contestata intervista a Liberation, in occasione della Festa della musica. A quattro mesi dal matrimonio con il presidente Nicolas Sarkozy, la first lady francese si confessa al quotidiano di sinistra, noto per non essere tenero con il numero uno dell'Eliseo, e assicura: "Se mio marito si ricandidasse voterei per lui''.
Prima del suo ingresso nella redazione del giornale, l'ex top model è stata contestata con slogan e fischi. ''La situazione che è successa qui fuori - ha detto un po' stupita - non me la sarei mai aspettata: che dei giovani potessero essere infastiditi a questo punto, scandalizzati a questo punto e potessero venire fino a qui per dirlo!'' e ammette: "Ho avuto paura". La cantante nega poi che parte della sua ''missione'' all'Eliseo consista nel colmare un ''fossato'' tra gli ambienti culturali e la destra, ''fossato che non esiste'' assicura.
E' una Carla Bruni a tutto campo che si rende conto della funzione che rappresenta tanto da ammettere: "Se fossi completamente libera di tornare a cantare in un meeting contro il test sul Dna introdotto dal governo di mio marito nella politica per l' immigrazione, ci andrei. Se, però, non portassi pregiudizio alla mia nuova situazione'' e poi annuncia: ''Tornerò a fare concerti quando Nicolas non sarà più presidente''. La premiere dame parla anche del rapporto privato con il marito: ''Gli ho portato il mio universo e lui mi ha portato il suo'' e dei francesi: ''Sono un popolo molto nostalgico, molto letterario, e anche abbastanza poco musicale. La gente ha dei diritti: è una tradizione francese quella di protestare, molto forte e importante, preziosa in ultima analisi''.