Usa, sotto inchiesta 400 persone
Centinaia di persone sono state arrestate nel corso di un'operazione delle forze dell'ordine Usa nel quadro delle indagini sulla crisi dei mutui subprime. Funzionari del Dipartimento alla Giustizia hanno reso noto che oltre 400 persone sono finite sotto accusa: di queste circa 300 arrestate. Le indagini dell'FBi e del Dipartimento della Giustizia sui casi di frode che hanno determinato perdite per un miliardo di dollari sono iniziate il 1° marzo.
Le prime due vittime di questa che si delinea come una "retata" su Wall Street sono due ex manager di Bear Stearns, arrestati dall'Fbi con l'accusa di frode, complotto e insider trading. Ralph Ciotti e Matthew Tannin, manager di hedge fund falliti che facevano capo a Bear Stearns, sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni a Manhattan e nel New Jersey e ora si trovano a dover rispondere davanti alle autorità del fallimento dei fondi speculativi che hanno acceso la miccia della crisi subprime.
Su Ciotti e Tannin, secondo quanto riferisce l'Ansa, pesa l'accusa di inganno a scapito degli investitori: dalle indagini sarebbe infatti emerso che i due ex manager erano perfettamente al corrente del cattivo stato di salute dei fondi, anche se pubblicamente affermavano il contrario rassicurando e allo stesso tempo ingannando gli investitori. A inchiodare Ciotti e Tannin sarebbe uno scambio di e-mail: Tannin dal suo indirizzo di posta elettronica privato proponeva a Ciotti di discutere della chiusura degli hedge fund. Proposta che Cioffi accettava invitandolo nella sua casa in New Jersey. Ambedue erano a conoscenza delle difficoltà dei fondi ma, nonostante questo, quattro giorni dopo, nel corso di una conference call, Cioffi, pur dichiarando che i risultati dei fondi speculativi erano in calo, constatava apertamente che non c'erano problemi di liquidità e che il portafoglio titoli era solido. Il fallimento dei fondi è costato agli investitori 1,6 miliardi di dollari.
''Il suo fondo è stato il primo a fallire e questo lo rende una preda facile, ma non significa che abbia fatto qualcosa di sbagliato'', ha spiegato l'avvocato di Cioffi, Edward Little, sottolineando che ''perdere soldi non è un crimine''. ''Il mio cliente è innocente ed è il capro espiatorio per un'estesa crisi dei mercati'', ha affermato invece uno dei legali di Tannin, Susan Brune.