Cessate il fuoco tra Israele ed Hamas
La tregua tra Israele e Hamas nella striscia di Gaza è entrata in vigore alle 6 locali, le 5 in Italia. Subito prima un palestinese è stato ucciso da un missile sparato dall'esercito israeliano a Johr Al-Dik, a Sud di Gaza. Sull'esito del cessate il fuoco il premier israeliano Ehud Olmert si è detto particolarmente scettico: "Non durerà", ha spiegato in un discorso.
Si tratta del primo cessate-il-fuoco ufficiale varato nell'enclave palestinese da quando, poco più di un anno fa, quest'ultima fu conquistata con la forza dal gruppo radicale, che la strappò ai rivali nazionalisti di Al-Fatah, il partito ufficialista facente capo al moderato Mahmoud Abbas detto Abu Mazen, presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese. Subito prima che la sospensione delle ostilità avesse inizio, tuttavia, si è verificato un estremo episodio di violenza: nel settore centrale del piccolo territorio un estremista palestinese è stato ucciso dall'esplosione di un missile aria-terra israeliano, abbattutosi al suolo nei pressi della recinzione che corre lungo la frontiera tra Gaza e lo Stato ebraico; il missile era stato scagliato in direzione del vicino capoluogo della Striscia, Gaza città, allo scopo di distruggere alcune postazioni per il lancio di razzi in direzione del sud d'Israele. Un altro miliziano è rimasto ferito nella stessa circostanza.
L'entrata in vigore di primo mattino del cessate-il-fuoco è stata comunque confermata da un portavoce del Movimento di Resistenza Islamica, Sami Abu Zouhri: "Hamas è determinato a rispettare la cessazione delle ostilità, e a garantirne il successo", ha dichiarato il portavoce palestinese. Pochi però scommettono sulla reale tenuta della tregua, che lo stesso premier israeliano Ehud Olmert qualche ora prima aveva liquidato come "fragile e, presumibilmente, "destinata a vita breve".
L'accordo annunciato martedì, che le parti non hanno negoziato direttamente ma soltanto con gli intermediari egiziani, del resto non vincola altre fazioni armate palestinesi, sebbene alcune tra esse si siano impegnate a osservarla, e tra queste l'oltranzistica Jihad Islamica. Il cessate-il-fuoco non si estende inoltre alla Cisgiordania, e la stessa Jihad si è riservata il diritto di reagire con la forza, "persino da Gaza", qualora le truppe dello Stato ebraico effettuassero nuove incursioni in territorio cisgiordano.