Su sito italiano:"Morirà come Falcone"
Il premier Silvio Berlusconi e il vice direttore del Corriere della Sera, Magdi Allam, sono nel mirino dei siti islamici di Al Qaeda. "Sono due morti che camminano, proprio come si autodefiniva Falcone", si legge all'interno di uno dei forum islamici sul web più famosi. I messaggi di morte sono stati scritti in italiano. Lo scorso febbraio la polizia postale aveva chiuso 4 blog che rilanciavano i proclami di Al Qaeda.
A differenza del passato, ed in particolare negli anni del precedente governo Berlusconi quando queste minacce venivano postate in lingua araba, ora la presenza degli internauti islamici si è allargata così come la loro vicinanza all'Italia tanto che vengono postati direttamente in italiano.
A scrivere è un nuovo membro dei siti che si fa chiamare 'Muhajir Allah Wada'a Ahlahu' (emigrante di Allah ha dato l'addio alla sua gente). Pur usando un nome arabo, a differenza di altri utenti di questi forum che si occupano delle vicende del nostro Paese, lui sembra scrivere bene nella nostra lingua. Nel post dal titolo: "Berlusconi e Magdi Allam", scrive: "Sono due morti che camminano...proprio come si auto definiva Falcone..messaggio in codice? ! Forse!". Leggendo queste ultime parole e paragonando il linguaggio usato con quello dei comunicati delle varie cellule arabe di Al Qaeda sembra più una provocazione che un messaggio in codice da inviare ad una cellula dormiente.
I messaggi riconosciuti tali dagli esperti, e solitamente presenti nei discorsi del numero due di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, hanno riferimenti temporali o geografici che servono a far capire ai suoi uomini come e quando muoversi. Resta il fatto che per la prima volta questo genere di minacce e di provocazioni appaiono in un sitodi propaganda qaedista completamente in lingua italiana.
Leggendo infatti un altro messaggio postato dallo stesso autore nella giornata di ieri, è possibile pensare che dietro questo pseudonimo si possa nascondere un musulmano residente nel nostro Paese, forse anche immigrato di seconda generazione, che ben conosce le dinamiche della comunità islamica nostrana. Commentando infatti in senso negativo la notizia della partecipazione di un'associazione islamica, la Iadl, al Gay Pride di Roma ha scritto: "Sono questi cosi detti "musulmani moderati" che piacciono al buon vecchio Berlusconi".