Vienna, condanna anche per l'eutanasia
Dall'Austria, dove si trova in visita, il Papa interviene contro l'interruzione di gravidanza: ''L'aborto non è un diritto umano'', ha detto Benedetto XVI nel discorso ad autorità e corpo diplomatico di Vienna. Il Santo Padre ha anche condannato l'eutanasia ed espresso il timore che "un giorno possa essere esercitata una pressione non dichiarata o esplicita sui malati gravi o anziani perché chiedano la morte o se la diano da sè".
"Il diritto alla vita - ha detto il Papa - è il diritto umano fondamentale, il presupposto per tutti gli altri diritti" e l'aborto è una "ferita sociale", come disse il cardinale austriaco Franz Koenig.
"Nel dire questo - ha proseguito - non esprimiamo un interesse specificamente ecclesiale, ci facciamo piuttosto avvocati di una richiesta profondamente umana e ci sentiamo portavoce dei nascituri che non hanno voce". "Non chiudo gli occhi - ha sottolineato - davanti ai problemi e ai conflitti di molte donne e mi rendo conto che la credibilità del nostro discorso dipende anche da quel che la Chiesa stessa fa per venire in aiuto alle donne in difficoltà".
"Mi appello quindi - ha detto papa Ratzinger - ai responsabili della politica, affinché non permettano che i figli vengano considerati come casi di malattia, né che la qualifica di ingiustizia attribuita dal vostro ordinamento giuridico all'aborto venga di fatto abolita. Lo dico mosso dalla preoccupazione per i valori umani".
Subito dopo una sollecitazione a "rendere i Paesi europei sempre più aperti ad accogliere i bambini: incoraggiate i giovani che con il matrimonio fondano nuove famiglie, a divenire madri e padri".