11/9,detenuto si dichiara colpevole
Presunto leader sentito a Guantanamo
Il presunto leader di Al Qaeda Khalid Sheikh Mohammed ha ammesso la propria responsabilità nella preparazione dell'attacco all'America dell'11 settembre 2001.
E' quanto emerge dai verbali della prima udienza militare in cui Mohammed è comparso nei giorni scorsi a Guantanamo, diffusi dal Pentagono.
Il Pentagono, nel rendere noti i verbali dell'udienza a Guantanamo, ha precisato che Mohammed era presente quando la dichiarazione è stata letta.
"Sono stato io il responsabile per l'11 settembre, dalla A alla Z", ha detto l'ex numero tre di Al Qaeda, secondo quanto riporta un verbale dell'udienza per la formalizzazione del suo status di 'combattente nemico'.
Mohammed si è assunto la responsabilità di un totale di 29 progetti di attentati - secondo quanto emerge dalle 26 pagine del verbale - molti dei quali non sono poi stati attuati. E ha ammesso poi di aver finanziato il primo attacco al World Trade Center del 1993 (eseguito da un suo parente) e di aver ordito il fallito attentato del britannico Richard Reid, arrestato dopo aver tentato di far saltare un aereo sull'Atlantico con scarpe imbottite di esplosivo.
L'udienza si è tenuta nel fine settimana a Guantanamo e a porte chiuse, senza giornalisti o osservatori internazionali. Il Pentagono aveva promesso la diffusione di un verbale dopo averlo sottoposto alla censura militare, per evitare passaggi che possano compromettere la sicurezza nazionale.
Mohammed, arrestato in Pakistan nel 2003, fino al settembre dello scorso anno è stato chiuso in una prigione segreta della Cia, da dove il presidente George W.Bush lo ha fatto trasferire a Guantanamo insieme ad altri 13 presunti superterroristi di Al Qaeda.
Da tempo si sapeva che Mohammed aveva confessato di essere stato la 'mente' dell'attacco all'America e sue dichiarazioni erano state depositate al processo contro Zacarias Moussaoui, l'unica persona processata negli Usa per l'11 settembre. Le ammissioni erano però avvenute nel segreto delle prigioni della Cia. Questa volta, invece, sono state formalizzate in un'aula della giustizia militare americana.