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Spia russa uccisa da agenti deviati

Intelligence Gb: arrivati con gli ultrà

01 Dic 2006 - 12:58

Secondo Scotland Yard, Alexander Litvinenko è stato ucciso da "agenti deviati" dei servizi segreti russi. L'intelligence britannica ritiene che solo persone con libero accesso ai laboratori nucleari avrebbero potuto procurarsi il letale Polonio 210. I presunti killer sarebbero arrivati a Londra insieme alle comitive di tifosi giunte per la partita tra il Cska Mosca e l'Arsenal, disputata il primo novembre scorso.

Gli agenti segreti avrebbero quindi approfittato dell'incontro di Champions' League per confondersi con gli ultrà e agire senza dare nell'occhio. Per il Guardian, i servizi britannici avrebbero anche individuato un gruppo di cinque sospetti russi. La polizia li descrive ufficialmente ancora come "testimoni", ma li considera una chiave per dare delle spiegazioni al giallo. Sembrerebbe invece escluso che l'apparato "ufficiale" dello spionaggio russo sia direttamente implicato nel complotto.

Le persone contattate finora dalla polizia sono Andrei Lugovoi, ex agente del Kgb che ha incotrato Litvinenko al Millennium Hotel il primo novembre, e Dmitri Kovtun. Lugovoi era arrivato a Londra il 31 ottobre, con la sua famiglia e alcuni amici per la partita, e Kovtun lo stesso 1 novembre, giorno in cui l'ex colonnello dell'Fsb cominciò a sentirsi male. I due uomini sono rientrati a Mosca insieme il 3 novembre. "Siamo stati contattati e ci hanno ringraziato", ha detto ieri Kovtun. Entrambi hanno negato ogni loro coinvolgimento nell'avvelenamento.