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Aviaria, primi casi anche in Svezia

Virus si estende in Germania e Romania

28 Feb 2006 - 13:39

Primi casi di aviaria per la Svezia, il cui governo ha reso noto che è stata rilevata una non meglio specificata "forma aggressiva" del virus in uccelli selvatici della costa sud-orientale del Paese. Il riferimento probabile è al ceppo H5N1, letale anche per l'uomo. Intanto, in Romania sono saliti a 35 i focolai del virus, mentre in Germania anche il quinto land, la Baviera, ha registrato casi d'influenza.

L'aviaria dunque interessa sempre più Paesi e in Svezia, come fanno sapere dal ministero dell'Agricoltura, "il virus è stato trovato in uccelli selvatici nella regione di Oskarshamn" sulla costa sud-orientale.

Germania, ora anche in Baviera
In Germania il virus H5 si è invece esteso al quinto land tadesco: dopo il Mecklemburgo-Antepomerania, lo Schleswig-Holstein, il Brandeburgo e il Baden-Wurttemberg, ora tocca alla Baviera. Il land più colpito resta il Mecklemburgo-Antepomerania, dove il 14 febbraio furono trovati quattro cigni contagiati dall'H5N1 nell'isola di Ruegen, e nei giorni successivi ne furono trovati altri 121 positivi.

Romania, località in quarantena
In Romania sono saliti a 35 i casi di volatili, perlopiù domestici, contagiati: interessati i villaggi di di Azizea, Crangu e Satu Nou di Costanza, la piccola località di Zavoaia a Braila e Unirea di Calarasi. Tutte le località con la presenza del virus sono state poste in quarantena e, dalla prima scoperta del primo caso di aviaria sul suo territorio, la Romania ha abbatuto oltre 200.000 uccelli.

Numerosi i casi nella Russia meridionale
Sono deceduti in massa i polli dell'allevamento una fattoria nella regione di Krasnodar, nel sud della Russia. E' questa la parte di Paese dove il virus sta imperversando e già alcuni giorni fa, esami di laboratorio avevano rilevato il ceppo H5N1 nei resti di volatili morti in due allevamenti di pollame nella regione di Stavropol.

Etiopia a rischio
Spostandosi in Africa, potrebbe essere proprio l'influenza aviaria la causa della moria di migliaia di polli in un allevamento in Etiopia. Ad annunciarlo è stato il ministero dell'Agricoltura locale, spiegando che per la conferma si attendono, entro 48 ore, i risultati delle analisi condotte in Italia, nel laboratorio di Padova. L'Etiopia, con il Kenya, la Tanzania e l'Uganda, è tra le nazioni ad altissimo rischio contagio. poiché si tratta di zone dove svernano gli uccelli migratori in fuga dai freddi invernali europei. Nel continente, infatti, l'aviaria continua l'avanzata e, dopo essere sbarcato in Nigeria, l'Organizzazione mondiale per la salute animale ha denunciato anche il primo caso in Niger.

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