Casa Bianca risponde a Kofi Annan
Il governo degli Stati Uniti non si è fatto attendere. A stretto giro è arrivata la risposta a distanza dopo le dichiarazioni del segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, sulla necessità di chiudere la prigione di Guantanamo Bay, a Cuba, il più presto possibile. "L'indicazione di Annan non potrà essere di certo accolta", ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan: "I prigionieri sono terroristi".
"L'indagine appena conclusa discredita le Nazioni Unite, che dovrebbero lavorare seriamente" ha rincarato il portavoce. Due le critiche di metodo avanzate da McClelland. Innanzitutto, il rifiuto del team dell'Onu all'invito di visitare Guantanamo. "Gli abbiamo offerto gli stessi accessi che diamo ai leader del Congresso, ma hanno rifiutato. Il risultato è che hanno ripreso vecchie accuse fatte dagli avvocati che rappresentano alcuni detenuti".
In secondo luogo, la pericolosità dei detenuti non sarebbe considerata dal documento. "Ci sono pericolosi terroristi a Guantanamo, gente pronta a uccidere civili innocenti e innocenti americani", ha sottolineato McClelland. Che ha precisato come comunque nella base siano garantiti trattamenti dignitosi: "La Croce Rossa internazionale ha avuto pieno accesso alla base, dove i trattamenti sono umani".
Da parte loro, i 5 esperti del Palazzo di Vetro hanno fatto sapere di non aver visitato Guantanamo perché "era stato impedito loro di parlare con i detenuti".