Indipendentisti negano tutto
Il governo indipendentista ceceno ha smentito le notizie sulla presenza di alcune centinaia di guerriglieri ceceni in Iraq. "E' una menzogna deliberata" ha dichiarato il ministro degli esteri ribelle Akhmadov. Poche ore prima, il capo di stato maggiore dell'Esercito, Giulio Fraticelli aveva detto che secondo una segnalazione degli 007 britannici diversi ribelli ceceni si stavano dirigendo verso Nassiriya per attaccare i soldati italiani.
Tuttavia la notizia che nei dintorni di Nassiriya sarebbero arrivati trecento guerriglieri stranieri pronti a combattere contro le forze della coalizione risulta "fondata" al contingente italiano che opera nella zona, che ritiene vere le dichiarazioni del generale Fraticelli. Secondo quanto riferito dal capitano Max Fioretti, portavoce del contingente italiano in Iraq, "è in corso una verifica più ampia proprio per capire cosa stia succedendo, quali siano le intenzioni di questi guerriglieri". Si dice che i combattenti stranieri arrivati dall'Afghanistan a dare manforte ai miliziani locali siano attestati nel villaggio di Suq Ash Shuyuq. Sembra che in realtà il gruppo sia composto non solo da ceceni, ma da mujaheddin di numerosi paesi. Di certo, ha detto Fioretti, "c'è il tentativo di organizzare sempre meglio e in maniera più efficace la guerriglia" contro la coalizione. Nonostante la serie di allarmi, non ultimo quello lanciato dagli 007 circa il possibile impiego di kamikaze telecomandati contro contingente italiano, i soldati italiani continua a svolgere la propria attività anche se certo le preoccupazioni non mancano. I comandi si tengono pronti comunque a fare fronte a ogni evenienza.