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11/9: l'Italia era nel mirino

Lo conferma la commissione indipendente

17 Giu 2004 - 17:27

Nei mesi precedenti agli attentati dell'11 settembre 2001 esisteva la concreta possibilità che l'Italia subisse un attentato di Al Qaeda. E' quanto sostengono i verbali della commissione indipendente che sta indagando sull'attacco alle Torri Gemelle di New York. Secondo il capo di Stato Maggiore, Richard Myers alla fine della primavera e nell'estate del 2001 si erano intensificate le minacce a paesi stranieri, Italia compresa.

"La minaccia - ha detto il militare - era concentrata soprattutto sulla penisola arabica, o forse in Turchia ma c'era anche una minaccia che riguardava l'Italia". Dai verbali delle varie audizioni della commissione emergono anche altri particolari sugli attentati del 2001. I documenti, ad esempio, sostengono che il vice-presidente americano Dick Cheney ordinò ripetuamente di abbattere gli aerei dirottati da al Qaida ma i suoi ordini arrivarono ai piloti militari troppo tardi, quando ormai anche il quarto jet nelle mani dei kamikaze si era schiantato su un campo della Pennsylvania.

Sempre secondo le ricostruzioni della commissione, invece, il Norad (comando per la Difesa dello Spazio Aereo Nordamericano) poteva abbattere uno dei quattro jet utilizzati dai kamikaze ma mancò l'occasione perchè in quei momenti il caos e una carenza nelle comunicazioni fecero perdere ai militari e alla Federal Aviation Administration tempo prezioso mentre gli attacchi erano in corso.

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