Brasile, inseguito da 12 pattuglie
A casa diceva sempre di voler diventare un autista di bus ma per farlo non ha atteso di raggiungere l'età per poter avere la patente e così un bambino brasiliano di 10 anni ha rubato un autobus e lo ha condotto in giro per la città. E' successo a Belem e il piccolo protagonista, inseguito per diverse ore da 12 pattuglie della polizia alla fine è diventato un eroe popolare.
"Gente, volevo solo farmi un giretto, non c'era bisogno di fare tanto chiasso", ha detto scendendo dal mezzo per nulla intimorito dagli agenti armati e con i nervi a fior di pelle che lo circondavano. Per fermarlo è stato necessario costruire un muro di gomme per bloccargli la strada. Nemmeno i proiettili sparati in aria dagli agenti lo hanno intimidito.
Il piccolo D.R.S.,queste le sue iniziali, è un appassionato di autobus e appena può scappa di casa o da scuola per andare alla rimessa dei trasporti pubblici non lontano da casa sua dove ormai è noto a tutti. E nell'ultima sua scorribanda ha notato che uno degli autisti aveva lasciato un autobus con la chiave nel quadro e il motore acceso, e non ha esitato.
E' salito, si è messo al volante - grande quasi quanto lui - e ha cominciato a girare per le strade di Belem. Inseguito dalla polizia, è riuscito a sfuggire a due blocchi, non si è intimidito con i colpi in aria sparati dagli agenti, ha accelerato a oltre 80 all'ora inseguito da dodici volanti, per essere finalmente bloccato da una barricata di gomme alla periferia della città.
Gli psicologi della polizia lo hanno definito "molto intelligente e curioso, molto maturo per la sua età", ma hanno raccomandato ai genitori di moltiplicare la vigilanza, per evitare che diventi "un adolescente problematico". Alla televisione che lo intervistava, D. ha detto: "Il mio sogno è fare il conducente di autobus, è una gran cosa imparare sin da piccoli". La gente del quartiere ne ha fatto un piccolo eroe popolare, a scuola è acclamato e gli chiedono l'autografo.