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Antartide, nave russa resta bloccata
A bordo ci sono almeno 70 ricercatori

La Akademik Shokalskiy aspetta il soccorso della rompighiaccio australiana. Quattro ricercatori italiani a bordo della nave di salvataggio: posticiperanno il loro rientro

Fiato sospeso per la nave di ricerca russa l'Akademik Shokalskiy, ancora intrappolata tra i ghiacci dell'Antartide con a bordo oltre 70 persone.

Dopo il fallimento della rompighiaccio cinese Snow Dragon, costretta a tornare indietro a causa dello spessore del ghiaccio, le speranze dei suoi passeggeri sono ora tutte riposte nell'australiana Aurora Australis, una delle due altre rompighiaccio che stanno tentando di raggiungere il battello.

Sono tutti ricercatori - I componenti della spedizione a bordo della nave di ricerca Akademik Shokalskiy, bloccata dalla notte della vigilia di Natale a un centinaio di miglia a est della base francese Dumont d'Urville, sono tutti ricercatori. Ci sono anche quattro italiani a bordo della nave che sta compiendo il salvataggio: si tratta di Francesco D'Alessio dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf)-Osservatorio Astronomico di Roma, Giuseppe Camporeale e Paolo Zini dell'Enea e Giulio Esposito del Cnr, coinvolti per una serie di circostanze fortuite nelle operazioni di soccorso. Lo riferisce lo stesso Inaf.

I quattro si dovevano imbarcare sulla nave francese Astrolabe il 15 dicembre, dopo il loro periodo di permanenza presso la base italo-francese di Concordia dove hanno portato avanti le loro ricerche in seno al Programma Nazionale Ricerche Antartiche. Le condizioni del pack, che quest'anno è particolarmente esteso intorno al continente antartico, e le condizioni meteo hanno però costretto l'Astrolabe ad anticipare la partenza, lasciando così alla base gli italiani e un tecnico francese dell'Ipev.

Grazie alla collaborazione che esiste tra le varie basi presenti in Antartide i cinque membri della spedizione sono stati trasferiti, con un ponte aereo italo-australiano, alla base australiana di Casey dove sono stati imbarcati sulla rompighiaccio Aurora Australis. Ma, a sole 12 ore dal loro imbarco, la mattina del giorno di Natale, la nave australiana è stata chiamata a partecipare all'operazione di salvataggio della Akademik Shokalskiy e ha invertito la sua rotta.

Intanto anche l'Astrolabe, che stava procedendo verso Hobart per il rimpatrio dei ricercatori francesi, è tornata indietro giungendo insieme alla cinese Snow Dragon nello specchio di mare delle operazioni. L'Astrolabe è la più piccola delle tre rompighiaccio, ma è l'unica equipaggiata con un elicottero che potrà servire nelle operazioni di trasbordo dei passeggeri della nave in difficoltà. Ora si aspetta l'arrivo della Aurora Australis per affiancarsi alle altre e tentare insieme di aprire un varco nei ghiacci.