Mohamed Zarif ha invece ribadito la contrarietà dell'Iran a mantenere una presenza straniera in Afghanistan dopo il 2014
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"Mi auguro che il piano di azione congiunto sul programma nucleare iraniano possa tradursi in un accordo generale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino dopo l'incontro a Teheran con il collega iraniano Mohamed Zarif. "Siamo consapevoli degli ostacoli, occorre essere prudenti ma anche nutrire e rafforzare il dialogo", ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Parole in conferenza stampa - L'accordo bilaterale di sicurezzatra Afghanistan e Stati Uniti è "per l'Italia un pre-requisito per rimodulare la presenza internazionale nel Paese": lo ha detto il ministro degli Esteri,al collega iraniano Mohamed Zarif che invece ha ribadito la contrarietà dell'Iran a mantenere una presenza straniera in Afghanistan dopo il 2014.
L'esortazione - "Per superare la mancanza di fiducia sarebbe opportuno che tutto ciò che è stato concordato a livello di Governi sia messo in atto. A Ginevra sono state prese decisioni ai più alti livelli politici. Non sabotate il nostro lavoro", ha detto ancora il ministro con implicito riferimento fra l'altro alle nuove sanzioni anti-nucleari che potrebbe varare il Congresso americano. Come noto, nei confronti dell'accordo raggiunto il mese scorso a Ginevra vi sono anche resistenze interne all'Iran che traggono alimento anche dalle sanzioni americane.
Rohani: "L'Italia è la nostra porta verso l'Europa" - "L'Italia ha giocato il ruolo di partner importante della Repubblica islamica e finora ha funzionato da porta per le relazioni fra Iran ed Europa", ha detto Rohani come riferisce l'agenzia Isna. "I legami fra i due Paesi possono creare fiducia reciproca fra Iran ed Europa", ha quindi aggiunto il presidente iraniano.