SPERANZA SVANITA

Non parla tedesco, clinica gli nega il trapianto di cuore

Germania, l'ospedale: "Non comprende le cure, e l'operazione diverrebbe inutile senza adeguata terapia"

18 Dic 2013 - 18:55
 ©  Afp

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"Non comprende la lingua abbastanza da seguire una terapia adeguata". "Mi hanno abbandonato, dato e tolto la speranza di vivere". Due posizioni, ospedale e paziente, per raccontare l'incredibile e, al momento, drammatica storia di un iracheno residente da 13 anni in Germania, Hassan Rashow-Hussein, che si è visto rifiutare un trapianto di cuore perché non parla abbastanza bene il tedesco. L'uomo ha fatto causa alla clinica.

La struttura nel 2010 lo aveva escluso dalla lista dei trapianti perchè Hassan Rashow-Hussein non sarebbe stato in grado di capire adeguatamente le indicazioni terapeutiche. Per i medici del centro di cardiologia e diabetologia di Bad Oeynhausen, vicino alla città di Bielefeld, il problema insormontabile sarebbe stata la cosiddetta "compliance", cioè il processo informativo che comprende le prescrizioni cui i pazienti si devono attenere prima e dopo l'intervento.

La scarsissima conoscenza del tedesco da parte dell'iracheno rifugiato avrebbe potuto compromettere l'esito della terapia. Il 62enne iracheno non si è rassegnato alla decisione dei medici e ha sporto querela presso la corte di Bielefeld, chiedendo un rimborso di 10mila euro. ''Mi hanno dato speranza a poi mi hanno lasciato a terra. Credo che la clinica mi abbia abbandonato, umanamente e dal punto di vista medico'', ha detto l'uomo secondo quanto ha riferito il suo avvocato.

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