Al Palazzo di vetro si discute del rapporto presentato dagli ispettori. Non determinato però chi ha sparato i razzi micidiali
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Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ricevuto il rapporto finale sull'uso di armi chimiche in Siria. Ban discuterà il dossier venerdì pomeriggio in Assemblea Generale e lunedì in Consiglio di Sicurezza. Ma alcuni dati sono stati già resi pubblici: in almeno 5 dei sette casi presi in esame è stato confermato l'uso dei gas chimici contro la popolazione. Ma gli ispettori Onu non sono in grado di stabilire chi li abbia lanciati.
Ad Al Ghouta, scrivono gli ispettori, è stato riscontrato l'uso di armi chimiche "su relativamente larga scala nei confronti dei civili, tra cui bambini". Testimoni parlano anche di una "bomba al sarin" sganciata da un aereo sul sito di Khan al-Assal, una delle località al centro dell'inchiesta degli ispettori dell'Opac.
"La Missione delle Nazioni Unite conclude che le armi chimiche sono state usate nel conflitto in corso tra le parti in Siria", afferma il dossier. Il rapporto cita "prove o informazioni credibili" relative agli attacchi di Al Ghouta, Khan al Assal, Jobar, Saraqueb e Ashrafieh Sahnaya. Mentre non è stato possibile raccogliere prove credibili a Bahhariyeh e Cheikh Maqsoud. In alcuni degli episodi, gli esperti non sono riusciti a stabilire collegamenti diretti tra l'attacco, il sito e le vittime.