LEGGE IMPERFETTA

New York, molestare gli stagisti non è reato: non sono regolarmente assunti

Un giudice della Grande Mela respinge la richiesta fatta da una ragazza palpeggiata in ufficio: "Colpa delle leggi comunali"

10 Ott 2013 - 18:44
 © Reuters

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In Italia esiste il detto "cornuti e mazziati" che ben si adatta alla storia accaduta nella Grande Mela. Una stagista, all'epoca 22enne, Lihuan Wang, ha denunciato il suo capo per continue molestie sessuali. Ma il processo si è concluso con un'assoluzione perché "la giovane non era assunta e quindi non è coperta dalla legge sui diritti umani della città". Insomma, colpa del comune di New York.

Essere uno stagista non comporta solo la difficoltà di lavorare per un compenso molto limitato, o spesso addirittura nullo, visto che i giovani lavoratori senza un contratto di assunzione non sono neppure protetti contro gli abusi sul lavoro. Lo ha stabilito un giudice di Manhattan che ha seguito la storia di Lihuan Wang, ex stagista nell'ufficio di New York di Phoenix Satellite Television, e che non ha potuto citare in giudizio il suo capo per molestie sessuali.

"La tutela dei lavoratori non si estende agli stagisti non retribuiti - ha motivato Kevin Castel, giudice della Corte federale di Manhattan - Questi ultimi non sono coperti dalla legge sui diritti umani della città". Castel ha poi sottolineato che il Comune ha avuto varie opportunità di modificare la legge per proteggere i tirocinanti, ma non è mai riuscito a farlo.

Wang, originaria della Cina, ora è tornata nel suo Paese d'origine. La ragazza, che ha iniziato un periodo di stage presso l'ufficio di New York nel 2010, quando aveva 22 anni, sostiene che il suo supervisore l'ha più volte molestata toccandole il fondoschiena e tentando di baciarla.

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