Via libera all'attacco dalla Commissione Esteri del Senato Usa. Putin: "Il Congresso non può legittimare l'aggressione". Schierate nel Mediterraneo anche due navi italiane
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Il presidente Barack Obama incassa il via libera della Commissione Esteri del Senato Usa all'attacco in Siria. Il testo su cui è stato raggiunto l'accordo prevede un limite di 90 giorni e il no alle truppe di terra. "Il mondo non resti in silenzio", dice il capo della Casa Bianca. "Serve una risposta efficace alla attacco con i gas". Damasco: "Resisteremo anche alla Terza guerra mondiale".
Anche McCain vota a favore dei raid - La risoluzione della Commissione Esteri che autorizza l'intervento armato è stata approvata con 10 voti favorevole e 7 contrari. Tra i "sì" c'è anche quello del senatore John McCain che nelle scorse ore aveva invece annunciato un voto contrario. La parola passa ora all'aula del Senato che esaminerà il testo dopo il 9 settembre.
Limite di 90 giorni alla missione - Il limite di 90 giorni ne include 60 di missione, più un'estensione a discrezione del presidente di ulteriori 30 giorni, previo via libera del Congresso. Ad accordarsi sulla risoluzione sono stati il presidente della commissione Esteri del Senato Bob Menendez e il leader dei repubblicani Bob Corker.
Obama: "E' in gioco la credibilità dell'America" - "E' in gioco la credibilità non solo mia, ma del Congresso e dell'America", ha detto il presidente americano, Barack Obama. "Non ho fissato io la linea rossa sull'uso delle armi chimiche, ma è stata la comunità internazionale", ha aggiunto parlando a Stoccolma alla vigilia del G20 di San Pietroburgo. "Occorre una risposta efficace" alla barbarie dell'attacco chimico siriano. "Crediamo con grande forza che c'è stato un attacco chimico e che Assad ne sia stata la fonte".
"Il mondo non resti in silenzio" - "Di fronte alla barbarie che si sta verificando in Siria la comunità internazionale non può restare in silenzio", ha sottolineato Obama, nel corso di una conferenza stampa a Stoccolma col premier svedese Fredrik Reinfeldt. "Noi siamo per la difesa dei diritti umani fondamentali".
"Non ripeteremo l'errore dell'Iraq" - "Non ripeteremo l'errore dell'Iraq", ha dichiarato Obama, precisando che gli Usa hanno "un elevato grado di sicurezza" che gli attacchi chimici siano stati commessi dal regime di Bashar al Assad. "Ricordatevi che mi ero opposto alla guerra in Iraq e non ho nessuna voglia di ripetere gli errori basandomi su decisioni scaturite da una intelligence difettosa".
"Credo nella pace ma dobbiamo assumerci responsabilità" - "Credo nella pace, ma viviamo in un mondo pieno di violenze, e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità". "Ho fatto ogni sforzo per promuovere la diplomazia come soluzione del problema - ha aggiunto Obama - ma quando vedo 400 bambini uccisi dai gas vedo violata l'umanità. E sfortunatamente - ha ammesso - a volte le decisioni non sono quelle che uno vorrebbe prendere".
Damasco: "Resisteremo anche a Terza guerra mondiale" - Il governo siriano è deciso a resistere anche di fronte allo spettro di "guerra mondiale". "Non ci piegheremo nemmeno se ci fosse la Terza guerra mondiale", ha proclamato il viceministro degli Esteri, Faysal Moqdad. "Il governo siriano - ha detto il viceministro - non cambierà posizione nemmeno se ci fosse la Terza guerra mondiale, nessun siriano può sacrificare l'indipendenza del Paese". Moqad ha poi aggiunto che Damasco ha già adottato "tutte le misure" necessarie per far fronte a "un'aggressione".
Putin: "Agiremo con sì Onu" - Il presidente russo Vladimir Putin non esclude l'appoggio della Russia a un'operazione militare in Siria ma a due condizioni. La prima è che sia provata la responsabilità di Damasco nell'uso di armi chimiche. La seconda, imprescindibile, sottolineano da Mosca, è che ogni intervento abbia l'approvazione da parte dell'Onu.
"Il Congresso non può legittimare l'aggressione" - Il Congresso degli Stati Uniti non ha il diritto di "legittimare un'aggressione" contro la Siria, ha detto Vladimir Putin. Il presidente russo ha sottolineato che solo una decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu può votare un intervento del genere e ha anche accusato il segretario di Stato Usa, John Kerry, di aver mentito al Congresso sul ruolo di Al Qaeda nel conflitto siriano quando cercava l'approvazione per un'azione militare contro il governo di Damasco. Vladimir Putin accusa anche i politici Usa di mentire nel dibattito al Congresso. "Ora stanno discutendo se autorizzare l'uso della forza". "Ma è un assoluto insulto al buon senso. In sostanza il Senato americano si occupa di legittimare un'aggressione".
"Contratto su missili per ora sospeso" - Putin ha poi precisato che il contratto per i missili promessi a Damasco dalla Russia è stata congelato ma non interrotto. Se però "vedremo che si fa qualche passo legato alla violazione delle norme internazionali vigenti, allora dovremo pensare a come agire in futuro, tra cui anche con forniture di queste armi sensibili ad altre regioni del mondo".
"Video bambini opera di Al Qaeda" - Il video di bambini uccisi in un attacco con armi chimiche in Siria suscita forti dubbi nel presidente Putin: "Si ritiene che si tratti di una compilazione messa insieme dai militanti che, come sappiamo molto bene, e l'amministrazione Usa ammette, sono collegati con Al Qaeda, nota per la sua crudeltà".
Ex ministro della Difesa siriano fugge in Turchia - L'ex ministro della Difesa siriano Ali Habib ha disertato e si è rifugiato in Turchia. Lo ha reso noto Kamal al-Labwani, membro della Coalizione nazionale siriana, piattaforma dell'opposizione al presidente Bashar al-Assad.
Salpate anche due navi italiane - Due navi militari, il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Maestrale, sono salpate nelle ore scorse da Taranto per dirigersi al largo delle coste libanesi: scopo della missione, secondo quanto si è appreso, quello di tutelare le truppe italiane della forza Unifil, presenti in Libano, in caso di conflitto siriano.