La violenza durante una gita a Berlino in cui era stato proibito di bere alcolici e di violare il coprifuoco. Gli insegnanti: "L'espulsione? Una decisione collegiale"
Esclusa dalla scuola dopo essere stata vittima di un'aggressione sessuale a Berlino. Non hanno avuto pietà i responsabili di una scuola privata cattolica di Thionville, in Francia, che di ritorno da una gita scolastica, hanno deciso di cacciar via la ragazza, colpevole di non aver rispettato il 'coprifuoco' notturno. Un regolamento di buona condotta, firmato da studenti e genitori, ricordava ai 50 alunni di non uscire dalla loro stanza dopo le 22, né consumare alcol.
Quella sera, Manon e altre ragazze decidono di uscire nel corridoio, dove incrociano un polacco di 18 anni, conosciuto la mattina stessa. Quest'ultimo riesce a portarle in camera sua, dove ci sono altri tre amici. Dopo l'offerta di bicchieri di vodka ecco l'aggressione a Manon. Al ritorno a Thionville, la scuola decide di convocare un consiglio disciplinare per sanzionare le adolescenti. "Tre studentesse sono state escluse definitivamente per aver consumato alcol durante il viaggio", spiega Herve' Renoux, il legale della scuola 'Notre-Dame-de-la-Providence. Se i genitori di Manon non contestano la necessità di punire la ragazza, ritengono che la sanzione sia sproporzionata. Da quel giorno Manon è "molto turbata" ed è seguita da uno psicologo. I genitori dell'adolescente sono inoltre sbalorditi dall'atteggiamento della direttrice della scuola, che non ha mai voluto incontrarli. In Germania è stata aperta un'indagine. Mentre in Francia un ricorso amministrativo depositato dai genitori chiede di reintegrare la bambina. Intanto, per settembre, Manon si è iscritta in un altro liceo, dove i suoi nuovi compagni non dovrebbero essere a conoscenza dell'aggressione.