Il 24enne, fermato domenica dalla polizia a Istanbul vicino a piazza Taksim, è stato rilasciato. "Sono tranquillo e stasera sarò in Italia", dice il giovane, ringraziando in particolare il consolato italiano
Il fotografo italiano fermato a Istanbul è stato liberato. Lo ha riferito la giunta regionale del Veneto e la Farnesina lo ha confermato. "Sono libero e tranquillo, mi stanno accompagnando all'aeroporto e stasera sarò in Italia", ha detto Mattia Cacciatori. Il 24enne ha anche espresso parole di elogio per l'opera del consolato italiano che, dice, "è stato fantastico". "Mi inchino davanti al loro operato. Sono stati bravissimi e gentili", aggiunge.
"Non mi aspettavo di essere fermato - dice Cacciatori -. Stavo scattando delle foto, c'era il fumo dei lacrimogeni e la mia maschera non teneva più. Mi sono spostato e mi hanno bloccato, messo contro un muro. Non c'è stato nulla da fare e mi hanno trattenuto per due giorni e mezzo. Per loro ero un contestatore e c'è voluto del tempo per far capire che ero lì per fare foto".
"Alla fine - rileva - non mi hanno contestato nulla, non c'era nessuna possibile incriminazione da farmi ma il risultato è che adesso devo uscire dal Paese. Credo che non potrò tornarci per un anno. Ci sono comunque tanti altri Paesi dove posso andare a fotografare quanto sta avvenendo". Cacciatori non sa ancora su quale volo sarà imbarcato: "Penso che mi faranno salire su un aereo diretto a Milano, dovrei essere in Italia dopo le 22. Comunque, tutto bene".