La donna tagliò il pene al marito mentre dormiva. Da allora la vicenda, che ebbe una risonanza mondiale, è diventata il simbolo di ogni evirazione
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Probabilmente non sapeva che col suo gesto, tagliare il pene al marito e gettarlo per strada, sarebbe passata alla storia. Da quella sera del 23 giugno 1993 in Virginia, la vicenda di Lorena Bobbitt divenne per antonomasia il simbolo di ogni evirazione. Da allora ogni donna che punisce il marito fedigrafo è la nuova Lorena Bobbitt.
John Wayne Bobbitt e Lorena Leonor Gallo, originaria dell'Ecuador, vivevano d'amore e d'accordo fino a quella notte di giugno. Lorena, esasperata dai continui tradimenti del marito, come disse ai giudici in una delle tante giustificazioni del gesto, tagliò il pene con un coltello da cucina mentre l'uomo dormiva.
La fuga in auto - Dopo il taglio, Lorena uscì dalla sua casa di Manassas, in Virginia, salì in auto e iniziò a guidare per una decina di minuti fino a quando gettò dal finestrino la parte amputata. Furono gli agenti, avvisati da lei, a recuperare il pene dopo un controllo scrupoloso del terreno. Il membro, conservato nel ghiaccio, fu poi ricucito grazie a una delicata operazione chirurgica durata nove ore.
Sulla stampa di tutto il mondo - Il caso, ovviamente, interessò la stampa di tutto il mondo. il pubblico era alla ricerca di nuovi dettagli della vita della coppia. Emersero particolari piccanti o scabrosi, come il fatto che il marito, ex marine, secondo quanto raccontato dalla donna, la dominasse sessualmente con tecniche militari. La vicenda creò ben presto due gruppi: i colpevolisti e gli innocentisti, chi difendeva la donna e chi invece chiedeva per lei una severa condanna
Caso simbolo - Davanti ai giudici, Lorena Bobbitt fornì diverse spiegazioni del folle gesto. Prima disse che evirò il marito perché "arrivava all'orgasmo senza aspettarmi". In un secondo momento, si difese sostenendo che l'uomo, spesso ubriaco, abusasse di lei e che dopo le violenze si mettesse a dormire come se nulla fosse. Accusata di lesioni volontarie, fu assolta nel 1997, non prima di passare però un breve periodo in una clinica, perché incapace di intendere e volere al momento dell'aggressione.
Una carriera porno per il marito - E John Wayne Bobbitt? Il marito cercò di sfruttare la popolarità dovuta alla sua disavventura. Interpretò un film hard "Uncut", titolo che gioca sui doppi sensi: non circonciso ma anche non tagliato. L'uomo, che a sua volta fu accusato di violenze matrimoniali, venne comunque assolto.