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Datagate, gli Usa: "Snowden è un disertore"

La commissione sicurezza avverte: "Nessuno gli dia asilo". E il sindaco di New York Michael Bloomberg annulla lʼincontro con la prima autorità di Hong Kong. Petizione online per chiedere la grazia

Reuters

Edward Snowden, l'informatico che ha rivelato i segreti sulla Nsa, ora a Hong Kong, "deve essere estradato e incriminato. Per quello che ha fatto per me si tratta di un disertore". Lo afferma Peter King, presidente repubblicano della Commissione Sicurezza Interna del Congresso. "Nessun Paese deve assicurargli asilo. Questa vicenda ha un'enorme rilevanza per l'intelligence americana", ha concluso King.

E la prima conseguenza diretta di un clima diventato ora molto pesante tra gli Stati Uniti e la Cina è che il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha deciso di cancellare l'incontro in programma oggi con il chief executive, la prima autorità di Hong Kong, Leung Chun-ying, in visita nella Grande Mela.

Infatti, l'intelligence americana sospetta proprio che dietro il Datagate ci sia la mano cinese, come sostiene un ex agente della Cia, Bob Baer, intervistato dalla Cnn. Per l'ex 007, l'autore della fuga di notizie sul programma Prism Edward Snowden, rifugiatosi ad Hong Kong, "sembra sia adesso sotto una sorta di controllo da parte delle autorità cinesi. Hong Kong è controllata dall'intelligence cinese e non è una parte indipendente dalla Cina". L'ex agente rivela quindi di aver parlato a Washington con alcune persone vicine all'amministrazione e all'intelligence Usa e dice di aver "avuto conferme che stanno cercando di capire se dietro alla vicenda vi sia un caso di spionaggio da parte della Cina".

Ue preoccupata: "Chieste più informazioni" - E anche la Commissione Ue "è preoccupata per le conseguenze possibili sulla vita privata dei cittadini europei e cercherà di ottenere più informazioni dagli Usa", come ha detto la portavoce del commissario Ue alla Giustizia Viviane Reding, ricordando però che "la sicurezza nazionale è di competenza degli stati membri". La questione sarà comunque affrontata giovedì e venerdì nella riunione ministeriale che si terrà a Dublino.

Moore e Beck: "Snowden è un eroe" - Ad apprezzare senza riserve Snowden sono però Michael Moore e Glenn Beck, che definiscono entrambi Snowden "un eroe". La maxi-soffiata di quest tecnido della cia mette d'accordo forse per la prima volta due opinion leader radicalmente alternativi come il regista icona della sinistra Usa e il conduttore televisivo più amato dal Tea Party, ex stella della Fox News. Il regista scrive su Twitter che Snowden è "l'eroe dell'anno", mentre Beck sullo stesso social network cinguetta che è "un vero eroe".

Petizione online per chiedere la grazia della "talpa" - Intato il sito della Casa Bianca è stato preso d'assalto per la petizione che chiede il "perdono" di Edward Snowden. In poche ore, oltre 13 mila cittadini americani hanno firmato. "Edward Snowden è un eroe nazionale e dovrebbe essergli immediatamente garantito un totale perdono per ogni crimine che ha commesso o potrebbe aver commesso riguardo ai segreti dei programmi di sorveglianza della Nsa che ha fatto trapelare", è scritto nella petizione postata nella pagina "We the People", la sezione del sito della Casa Bianca in cui possono essere lanciate petizioni. Entro il 9 luglio devono essere raccolte 100mila adesioni per far sì che Obama sia obbligato a dare una risposta ufficiale.