Un ordigno è esploso al passaggio del blindato. I due bersaglieri non sono in pericolo di vita
© Ap/Lapresse
Due militari italiani sono rimasti feriti in un attentato in Afghanistan. Un ordigno improvvisato è esploso al passaggio del mezzo sul quale i due stavano viaggiando, nell'ovest del Paese. I due soldati, Marco Millocca, 34 anni, di Trapani, e Vincenzo Fontana, di Palermo, subito soccorsi, non sono in pericolo di vita.
L'attentato è avvenuto alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) a una trentina di chilometri da Farah, una delle zone da sempre più turbolente dell'area affidata al controllo del contingente italiano.
La Difesa: non sono in pericolo di vita - Il caporal maggiore scelto Millocca e il primo caporal maggiore Fontana, che si trovavano a bordo del blindato Lince, sono stati subito soccorsi ed evacuati. Sono entrambi bersaglieri del 6° reggimento di Trapani: hanno lesioni da schegge. I due non sono in pericolo di vita, come assicura lo Stato maggiore della Difesa.
Non attendibile la rivendicazione dei talebani - I talebani afghani hanno rivendicato l'attacco contro il veicolo, sostenendo che "cinque italiani sono morti" e che l'attacco è stato compiuto "da un kamikaze". ma il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha spiegato a Tgcom24 che si tratta di una rivendicazione non attendibile. Il comunicato parla infatti di cinque morti e di attacco kamikaze, ma "non risultano né l'una né l'altra circostanza. Si è trattato di una esplosione dovuta a un Ied, un ordigno improvvisato messo sul tragitto dei nostri blindati. Il Lince ora è inutilizzabile, ma la particolare scocca ha resistito ed ha salvaguardato i militari che si trovavano all'interno".